La spesa militare aumenterà di 13 miliardi annui
La Camera dei Deputati ha approvato a larghissima maggioranza (391 voti favorevoli su 421 presenti, 19 voti contrari) un Ordine del giorno collegato al cosiddetto “Decreto Ucraina” proposto dalla Lega Nord e sottoscritto da deputati di PD, FI, IV, M5S e FdI che impegna il Governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Prodotto Interno Lordo.
« Ciò significherebbe – spiega l’Osservatorio Milex [1], citando le cifre fornite dal Ministro della Difesa Guerini, passare dai circa 25 miliardi l’anno attuali (68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi l’anno (104 milioni al giorno) ».
L’ordine del giorno, in particolare chiede che « nell’immediato, ad incrementare alla prima occasione utile il Fondo per le esigenze di difesa nazionale » [1].
Questo Fondo, ha per finalità « il finanziamento … nel settore dell’industria nazionale a elevato contenuto tecnologico … per la realizzazione di programmi di investimento pluriennale per esigenze di difesa nazionale, derivanti anche da accordi internazionali » [2].
In parole più semplici, si tratta di regalare soldi all’industria militare italiana – pubblica e privata – al fine della progettazione di strumenti bellici da impiegare nell’ambito NATO.
Aumento spesa militare: Pro e Contro
A votare contro, in sostanza, solo la sparuta rappresentanza della Sinistra ( Sinistra Italiana, Verdi, gli ex cinque stelle confluiti in Alternativa ). Lo fa notare Il Manifesto che riporta anche le giustificazioni esposte da Cinque Stelle e Partito Democratico.
« Siamo conseguenti a un impegno preso da tempo in sede NATO », spiega al Manifesto il capogruppo Alberto Pagani ( Partito Democratico ). Conferma Giovanni Luca Arresta ( Cinque Stelle ): « L’ordine del giorno votato risponde a un impegno presa dai paesi NATO nel 2014 » [3[.
Diverso l’avviso di Potere al Popolo. Su Twitter commenta il portavoce Giuliano Granato: « 13 miliardi in più in spesa militare invece che per abbassare benzina e bollette ».
13 miliardi in più all’anno, che il governo “dei migliori” nega anche:
- ai lavoratori pensionandi ( vedi soppressione “quota 100” ),
- a progetti di inserimento nel mondo del lavoro per i disabili,
- all’ampliamento delle fasce raggiungibili dal reddito di cittadinanza,
- alla tutela della salute ( aumento posti letto ospedalieri, taglio “liste d’attesa” per gli esami o dei ticket sanitari ),
- agli aumenti contrattuali nel settore scolastico.
Pochi i cittadini attenti a questa grave notizia; quasi nessuno a lamentarsene.
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Fonti e Note:
Credits: immagine di Z, ovvero @vignetterosse
[1] Milex, 16 marzo 2022, “La Camera chiede aumento delle spese militari al 2% del PIL: 104 milioni al giorno”.
[2] Trovalegge, “Art. 615 Codice Ordinamento Militare – Fondo per esigenze di difesa nazionale”.
[3] La pagina de Il Manifesto che porta la notizia: “La Camera dice sì a Guerini: 13 miliardi in più di spese militari“:
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