La stampa del 20 agosto: l’acqua in bottiglia è cancerogena?

Rassegna Stampa - 20 agosto 2024

La questione in realtà è vecchia, ma non ne parla quasi nessuno. Quindi l’articolo di prima pagina del Sidney Mornig [1] è considerevole. Considerato che l’articolo sul relativo sito web è a pagamento, per un breve approfondimento, dirottiamo sul meno conosciuto sito dell’università SW di Sidney che egualmente ci informa del pericolo di una sostanza chimica, i PFAS, delle sostanze fluorurate.

« Nel 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il PFOA, un tipo di PFAS, un cancerogeno umano di categoria ».

Il problema sta nel fatto che « la maggior parte della nostra fonte globale di acqua supera i limiti di consumo sicuri di PFAS ».

I PFAS sono « popolari dagli anni ’50 per i loro diversi usi nella resistenza al calore, all’acqua, al grasso e alle macchie ». Li troviamo quindi in « padelle antiaderenti [vedi quelle in Teflon, NdR ], abbigliamento, cosmetici [e prodotti farmaceutici quali il Bicalutamide, NdR], insetticidi [Fludioxonil, NdR] e imballaggi alimentari, nonché nella schiuma antincendio ». I PAFS, altresì, « sono conosciute come “sostanze chimiche per sempre” perché una volta che sono nell’ambiente – o nei nostri corpi – non si degradano ulteriormente », si legge ancora.

Ora, secondo uno studio pubblicato su Nature l’8 aprile 2024 (“Underestimated burden of per- and polyfluoroalkyl substances in global surface waters and groundwaters”), si scopre, come riporta l’università australiana, che « tracce PFAS si trovano nell’acqua di sorgente, come le dighe, e non nell’acqua potabile stessa – l’acqua potabile passa attraverso gli impianti di trattamento, alcuni dei quali sono progettati per ridurre la quantità di sostanze chimiche come PFAS nella nostra acqua prima che esca dal rubinetto ». Tuttavia, come regola, gli enti che ci forniscono d’acqua, da rubinetto o imbottigliata, non monitorano il livello di PFAS.

La situazione appare più grave nelle falde acquifere dei terreni attraversati da incendi per l’uso abbondante, in quei luoghi, di schiuma antincendio. L’allarme quindi non riguarda particolarmente il bacino mediterraneo ma, piuttosto, l’Australia orientale, gli Stati Uniti, la Cina, alcune aree del Nord Europa.

E’ chiaro che lo studio non è eccessivamente allarmante: non possiamo non bere l’acqua. Chiede però il monitoraggio regolare dei PFAS e una valutazione sull’opportunità di continuare a produrre ed usare tali sostanze chimiche: « produciamo e distribuiamo molte sostanze chimiche senza avere una valutazione completa dei loro potenziali impatti sulla salute. Dovremmo usare giudizioso alcune di queste sostanze chimiche. Solo perché sono disponibili, non significa che dovremmo usarli ».

Sempre oggi, invece, il quotidiano francese Liberation [2] ci ricorda – e gliene va dato atto – che ancora 30 uomini, senza essere stati sottoposti ad alcun regolare processo ed eventuale condanna, sono chiusi nel carcere americano allestito all’interno della base militare di Guantanamo, un exclave degli Stati Uniti a Cuba. Un carcere, ove ai detenuti non sono mai stati riconosciuti diritti, e dove, nel tempo, dal 2002, della “guerra al terrore” sono transitate 780 persone.

E’ questa, quella degli Stati Uniti, la più grande democrazia al mondo! Figurarsi le altre!

Tra le altre, in quella italiana, la stampa mastica dei temi estivi poco impegnativi, come, ad esempio, il naufragio al largo di Palermo [3] nel quale sono morti dei miliardari britannici e americani a seguito di una eccezionale quanto improvvisa tromba d’aria marina. Oppure la proposta – che però non è all’ordine del giorno del governo, quindi è solo un pour parler, chiacchiere insomma – avanzata da Forza Italia per scuotere l’elettorato cattolico a riguardo il riconoscimento, eventuale, della cittadinanza italiana ai bambini immigrati [4].

Poi leggendo gli interventi dell’articolo, si realizza che, in concreto, per la Destra, per ottenere la cittadinanza italiana si dovrà continuare ad attendere quindici anni di residenza, tra tempo legale – dieci – e tempi “burocratici”. Resta, per l’Avvenire, il plauso per tenere “caldo” il tema.

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Fonti:

Credits: Photo by Ikhsan Sugiarto on Unsplash

[1] Sidney Mornig, 20 agosto 2024, “‘Forever chemicals’ across Sydney’s drinking water catchment”.

« I PFAS sono stati rilevati nel bacino idrografico a livelli che rientrano nelle linee guida australiane per l’acqua potabile, ma al di sopra delle soglie di sicurezza statunitensi. Sono persino presenti nella fauna selvatica, come gli ornitorinchi ».

Interessante pure, ma è del 14 luglio 2024, l’analisi dello stesso giornale che pone la domanda “Does your bottled water contain cancer-causing forever chemicals?” ovvero « l’acqua in bottiglia contiene sostanze chimiche cancerogene per sempre? L’industria si sta muovendo per rassicurare i consumatori australiani, che sono tra i più entusiasti bevitori di acqua in bottiglia al mondo ».

Approfondire su Università SW di Sidney, 8 aprile 2024, “PFAS ‘forever chemicals’ above drinking water guidelines in global source water”.

[2] Liberation, 19 agosto 2024, “A Guantánamo, sept jours dans les oubliettes de la «guerre contre la terreur» de l’Amérique”.

[3] Corriere della Sera, 19 agosto 2024, “Il viaggio del veliero affondato a Palermo partito da Rotterdam: chi c’era a bordo”.

« I sei dispersi del naufragio sarebbero il tycoon britannico Mike Lynch, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie e il legale di Lynch, Chris Morvillo con la moglie Nada.A bordo dello yacht extra lusso Bayesian … c’erano 22 persone di cui 10 dell’equipaggio. Il Bayesian sarebbe affondato tra le 4 e le 5 della mattina, investito in pieno da una tromba d’aria mentre era ancorato in rada a mezzo miglio dal porto di Porticello, accanto ad un’altro veliero risparmiato dagli eventi atmosferici improvvisi e i cui occupanti hanno immediatamente prestato soccorso ».

[4] Avvenire, 19 agosto 2024, “Il dibattito. Ius scholae, la legge a portata di mano e i partiti in ordine sparso”.

« “Esistono leggi urgenti, poi ce ne sono altre che sono – più semplicemente – giuste. Una riforma della cittadinanza lo è sicuramente”, ammette il capogruppo azzurro in commissione Affari costituzionali Paolo Emilio Russo. La Lega dice no a ogni ipotesi di modifica della legge attuale, cioè la 91 del 1992. “La normativa va benissimo così. Non c’è nessun bisogno di scorciatoie”, si legge in una recente nota del partito di Salvini ».

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