Lavoratori di tutto il mondo unitevi?
Una volta c’era il PSI che univa i lavoratori. Nel 1921, una sua frazione diede vita al PCI.
Un’altra frazione del PSI (1964) diede vita al PSIUP – che sosteneva la linea “frontista” di alleanza col PCI – che concluse la propria storia sciogliendosi proprio nel Partito Comunista Italiano (1972).
Nel tempo emersero altre sigle. Alcune raggiunsero anche il parlamento mentre altre restarono extraparlamentari. Spesso intrecciarono anche la propria storia tra loro: dal PDUP a Avanguardia Operaia da Democrazia Proletaria al Movimento dei Lavoratori per il Socialismo fino a Lotta Continua.
E di certo alcune le dimentichiamo.
Il PCI si sciolse poi nel 1991 dando vita a due formazioni:
- una conservatrice, quella che oggi si chiama Partito Democratico,
- e un’altra invece sempre di sinistra, il Partito della Rifondazione Comunista.
Sia il PD che Rifondazione, negli anni, hanno subito tutta una serie di scissioni.
Che quindi oggi la Sinistra sia in varia maniera divisa non è una novità e non deve sorprendere.
La diaspora comunista e della sinistra? Almeno 17 gruppi!
Alle forze comuniste “classiche” ( PRC, PC, Sinistra Antagonista, il “rinato” PCI, Potere al Popolo ) e “trotskiste” ( Partito Comunista dei Lavoratori, Partito di Alternativa Comunista, Sinistra Classe e Rivoluzione ) si aggiungono gruppi meno conosciuti quali il PMLI ( d’ispirazione maoista ), il Partito dei CARC, la Tendenza Comunista Internazionalista, Fronte Popolare, il Fronte Comunista e, più recentemente, Risorgimento Socialista, il collettivo M-48.
Tra le forze della sinistra d’Alternativa vanno inseriti Democrazia Atea e anche il piccolo Partito Umanista.
Fanno 17 partiti e gruppi.
Anche oggi di certo ne dimentichiamo alcuni.
Unico dato obiettivo per determinarne la dimensione e rappresentatività: la loro presenza social.
FOLLOWER | YOUTUBE | |||
Potere al Popolo | 166.431 | 5.330 ( 413 video) | 29.099 | 44,9k ( 683 ) |
Partito Comunista | 93.574 | 10.100 ( 437 ) | 12.957 | 9.090 (1.505) |
PRC | 84.036 | 2.660 ( 603 ) | 17.553 | 7.256 ( 415 ) |
Democrazia Atea | 21.704 | 961 ( 287 ) | 173 | 166 ( 10 ) |
Fronte Popolare | 14.893 | 246 ( 107 ) | 596 | 1.565 ( 351 ) |
Sinistra Anticapit. | 14.665 | 281 ( 144 ) | 600 | 997 ( 70 ) |
Risorg. Socialista | 10.531 | 490 ( 51 ) | — | 143 ( 6 ) + 121 (95) |
Partito dei CARC | 6.254 | 360 ( 247 ) | 301 | 826 ( 116 ) |
PCI | 6.236 | — | — | — |
Fronte Comunista | 5.700 | — | 824 | 2.875 ( 282 ) |
Sin. Cl. Rivoluz. | 5.474 (Mod) 1.659 (Mi) | 1.450 ( 156 ) | 1903 | 3.107 ( 977 ) |
PCdL | 4.678 | 528 ( 88 ) | — | — |
M-48 | 4.060 | 186 ( 48 ) | — | — |
PdAC | 3.544 | 245 ( 122 ) | 208 | 757 ( 153 ) |
(Nuovo) PCI | 2.517 | — | — | — |
PMLI | 2.190 | 450 ( 26 ) | — | — |
Convergenza Soc. | 2.019 | 78 ( 79 ) | 185 | 142 ( 951 ) |
Partito Umanista | 1.468 | 242 ( 107 ) | 311 | — |
La divisione comunista per le politiche 2022
Alle recenti elezioni politiche 2022 diversi gruppi hanno deciso di non partecipare, e di astenersi, non riconoscendo le istituzioni borghesi o comunque sostenendo l’inadeguatezza della proposta politica in campo ( il PMLI, Fronte Comunista, il PdAC di fatto ).
M-48, tuttavia, ha invitato iscritti e simpatizzanti, a recarsi al voto segnando “scheda nulla” o segnando una lista “anti-sistema” ( IPS, Vita, Italexit, UP ).
Altri sono scesi “in campo”, ma con grandi difficoltà operative (PCL e PCI) che non hanno permesso loro di essere presenti nell’intero territorio nazionale.
Due, PRC e PaP, assieme ad altre sigle ( DeMa e Partito del Sud ), hanno dato vita ad Unione Popolare.
Un’ultima forza di sinistra, il PC, infine, ha deciso di entrare in una coalizione “rosso-bruna” (Italia Sovrana e Popolare).
Delle forze politiche rimaste,
- Democrazia Atea e Fronte Popolare, dove possibile hanno sostenuto il PCI.
- Al contrario, Risorgimento Socialista, Partito dei CARC e Sinistra Anticapitalista hanno sostenuto Unione Popolare.
I risultati elettorali di UP, PCI e PCL li conosciamo.
E’ possibile una ricucitura della diaspora comunista?
Chi spera a breve nella ricucitura della diaspora comunista deve fare i conti con le esistenti oggettive difficoltà di dialogo, con le diverse visioni internazionali ( vedi guerra in Ucraina in ultimo ) e di prospettiva sul lungo periodo.
Forse è più facile dare origine ad un nuovo partito di sinistra, il n. 18, e sperare che cresca bene!
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