Le case farmaceutiche impongono i vaccini obbligatori
Dopo che in Italia, anche in Francia undici vaccini diventeranno obbligatori. Il quotidiano “Liberation” lo scorso 16 giugno 2017 ha diffuso, in tal senso, l’annuncio del ministro della salute Agnès Buzyn.
Anche oltr’Alpe, insomma, il Potere pubblico avrebbe deciso di sottoporre a trattamento sanitario obbligatorio l’intera popolazione. Fino ad oggi sono solo tre i vaccini obbligatori in Francia: quello contro la difterite (dal 1938), quello contro il tetano (dal 1940) e quello contro la poliomerite (dal 1964).
Appare oltremodo, per quanto riporta Liberation, ingiustificata l’inversione di rotta in maniera di vaccini obbligatori: “E’ un problema di salute pubblica” sostiene la ministra; il giornale, però, precisa che oggi già il 75% dei cittadini sottopone i propri figli con libera scelta, ad esempio, al vaccino solo “raccomandato” contro la Rosolia. E solo dieci sono i decessi attributi alla Rosolia dal 2008 (vale a dire 1 caso all’anno su circa 67 milioni di abitanti).
Più facile credere, pertanto, come siano ben altri che la salute pubblica gli interessi che vuole tutelare il governo francese. Si tratta chiaramente di interessi si natura economica.
Sempre Liberation, infatti, spiega come sin dal 2008 il vaccino trivalente (DTP) non sia più commercializzato dalle Case farmaceutiche e che viene venduto, a prezzo più caro, associato ad altri vaccini solo raccomandati.
Il Consiglio di Stato francese aveva quindi puntato il dito contro questa incoerenza e suggerito tre strade: obbligare le Case Farmaceutiche a commercializzare il solo vaccino DTP, oppure eliminare ogni obbligo di vaccinazione, oppure ancora rendere obbligatori anche altri vaccini.
La scelta del Governo sembra ricadere sull’ultima opzione. Quella più lucrosa per le Case Farmaceutiche.
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