Le “incubatrici” della Mennuni e la stampa dannosa
Lavinia Mennuni ( Fratelli d’Italia ) ci ha preso gusto a raggranellare magre figure. Dopo la proposta di rendere obbligatorio il presepe a scuola, ora quella più grottesca di convincere le giovani diciottenni a … diventare delle “incubatrici” per produrre italiche braccia per la Patria!
« È venuto il momento di far sì che la maternità torni a essere cool, che avere figli sia la massima aspirazione delle mogli e delle ragazze ». Questa l’ultima sua dichiarazione.
Lavinia Mennuni, chiaramente, non spera di ottenere la realizzazione dei provvedimenti sbandierati sui media bensì semplicemente di ottenere visibilità per il proprio partito e lei, a sua volta, ergersi a « paladina di alcune delle cause “di bandiera” più care a Fratelli d’Italia e all’elettorato di Destra, ereditate direttamente dall’armamentario ideologico e propagandistico del Movimento Sociale Italiano » [1].
La strumentalità della proposta è individuata da tutti, pure da un un piccolo blog [1], ma non da molti giornali filo-governativi e dalle tivù, lesti a regalarle popolarità gratuita. E’ pure documentata da un bell’articolo di Giuseppe Di Bartolo per OpenCalabria che rileva il fallimento delle politiche a favore della natalità volute da Benito Mussolini [2].
Scrive sul proprio blog Copyman: « Lavinia Mennuni si astiene dall’offrire indicazioni concrete su come rimuovere le concause dell’attuale inverno demografico, ma anche dal punto di vista strettamente “motivazionale” se la cava appellandosi genericamente a un ritrovato senso di responsabilità delle donne dinanzi all’alta missione dare nuovi cittadini alla patria » [1].
Infatti! Ma che pensasse alle gravidanze trascorse in carcere dalle donne, come il puerperio per volontà della Meloni !
La precedente proposta “creativa” della Mennuni: l’obbligo di presepe a scuola
La Mennuni aveva iniziato pochi giorni fa a comparire sui media filo-governativi con altra bizzarra proposta di legge a sostegno del “rispetto e tutela delle tradizioni religiose italiane”, ovvero dell’obbligo di svolgere nelle scuole le « tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana » [3] ciò palesemente in contrasto con l’articolo 8 della Costituzione italiana (“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”) e con la sentenza n. 203 del 11-12 aprile 1989 ( ove si ricorda « il principio supremo della laicità dello Stato » ).
Non piango l’attività “creativa” della Mennuni ma la scandalosa condotta dei media che, dando complice spazio a tali “notizie”, rinunciano al proprio naturale ruolo di “cane da guardia” della democrazia a favore di quello di semplice “arma di distrazione” delle masse dai reali problemi del Paese e dalle loro possibili soluzioni.
Questa stampa non è inutile: è dannosa!
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Fonti e Note:
[1] Blog Errori di Stumpa, 1 gennaio 2024, “Combattere la denatalità a chiacchiere”.
« Nel 1926 i nuovi nati in Italia erano 27,7 per 1.000 abitanti; proporzione ridottasi a 22,4 per 1.000 nel 1936 per riprendersi, debolmente, nel 1940 con 23,5 neonati per 1.000 abitanti. Il calo delle nascite è proseguito tra oscillazioni nei decenni successivi sino al 2008, ultimo anno in cui si è registrato un incremento. Da allora la curva ha imboccato una ripida traiettoria in discesa che nel 2022 ha condotto al valore di meno di 7 nuovi nati per 1.000 abitanti [fonte: ISTAT] ».
[2] OpenCalabria, 26 gennaio 2019, “La politica demografica del fascismo”.
[2] Wired, 21 dicembre 2023, “C’è una proposta di legge per rendere il presepe obbligatorio nelle scuole”.
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