Le priorità del Senato per il governo Draghi!
Da proposte per accelerare la campagna vaccinale a quelle per rilanciare le imprese, da idee per difendere la Terra dal surriscaldamento a quelle per evitare le prime pagine dei giornali ai politici inquisiti. Dal doppio cognome per i nuovi nati fino alla necessità di rappresentare la minoranza slovena nel parlamento italiano.
Tanti i temi con cui i senatori hanno provato a tirare il Presidente del Consiglio per la “giacchetta”. Pur “prendendo appunti”, nella propria replica il presidente del consiglio Mario Draghi non ha dato rasicurazioni a nessuno.
Ecco una rassegna degli interventi più significativi.
Emergenza Sanitaria salvo San Valentino
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, nel suo intervento programmatico, ha fatto rilevare che « l’aspettativa di vita, a causa della pandemia, è diminuita: […] un anno e mezzo – due in meno per tutta la popolazione italiana ».
Draghi ha, quindi, annunciato una « riforma della nostra sanità » che metta al centro la « sanità territoriale » , e, in particolare ha sottolineato la diffusione della « assistenza domiciliare » dei pazienti, tramite la « telemedicina ».
Più “sanità territoriale” che quella “a casa”, in effetti, non si può!
La berlinese senatrice Laura Garavini ( Italia Viva ) ha quindi invitato il presidente Draghi ad « immunizzare 50 milioni di persone in poche settimane ».
Auguri!
L’imprenditore di Cuneo Marco Perosino (Forza Italia ) si è segnalato per una soluzione pazzesca per accelerare la campagna di vaccinazione: abbandonare i pazienti No-Covid « per un mese o due, e poter soltanto vaccinare e fare pronto soccorso negli ospedali ».
Meno preoccupato dell’emergenza sanitaria, l’ex berlusconiano Gaetano Quagliarello (Misto), che ha dichiarato: « non ha dato armonia al Paese aver negato un pranzo a san Valentino alle coppie che festeggiavano questa data in zona arancione ».
« Draghi parla di sanità territoriale, ma non pronuncia mai la parola pubblica », ha chiosato l’architetto napoletano Paola Numes ( ex M5S, oggi Misto ).
La battaglia della Destra contro il Nutri-Score e … la Salute degli italiani
Il commerciante bellunese Luca De Carlo (Fratelli d’Italia) ha chiesto di difendere il settore alimentare nazionale esprimendo la sua « forte contrarietà al Nutri-Score [l’etichettatura a semaforo degli alimenti richiesta dall’Europa, NdR], che oggi mette in forte difficoltà i nostri prodotti ». Gli ha fatto eco l’imprenditore trevigiano Gianpaolo Vallardi ( Lega Nord ): « Non è possibile e immaginabile che il nostro olio d’oliva, il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano abbiano il bollino rosso come cibi pericolosi ».
Per comprendere di cosa si parla, invito a leggere il 21 aprile 2020, nel mio precedente post “Covid-19 e cibo spazzatura : intervista al dietista Pipitone”.
Le proposte su agricoltura ecologica e energia sostenibile
L’agricoltore materano, e presidente dell’associazione GranoSalus, Saverio De Bonis ( MAIE – Centro Democratico ) ha chiesto « una agricoltura ecosostenibile con meno pesticidi, antibiotici, ormoni e fertilizzanti chimici; [poiché] il comparto agroindustriale è anche uno dei fattori principali del cambiamento climatico, responsabile di circa il 25 per cento delle emissioni totali di gas serra ».
L’avvocato leccese Maurizio Buccarella (MAIE – Centro Democratico ) ha chiesto di subito « moltiplicare per sei le capacità di energia elettrica prodotta da fotovoltaico ed eolico » per poi creare una « hydrogen valley » per puntare alla produzione dell’idrogeno verde.
L’architetto napoletano Paola Numes ( ex M5S, oggi Misto ), a proposito di ambiente, ha tuttavia espresso il proprio disappunto perché alla transizione ecologica sia stato posto Ministro « uno scienziato della Leopolda. Temo che questa possa essere una pericolosa operazione di facciata, se non un boomerang ».
Lo Sviluppo Economico per come lo vede la Lega Nord
Di tutt’altra idea Paolo Arrigoni ( Lega Nord ), ingegnere di Lecco, che ha chiesto di « ridurre il peso delle bollette » nonché di non aspettare la tecnologia dell’idrogeno verde ma « nel breve-medio periodo sostenere anche lo sviluppo dell’idrogeno blu con cattura e stoccaggio di CO2 ». Il suo cuore tutt’altro che ambientalista è esaltato quando ha affermato la solita frase di chi è sordo ai lamenti della Terra ovvero che occorra « coniugare la sostenibilità ambientale con l’economia ».
L’imprenditore leccese Roberto Marti ( Lega Nord ) ha chiesto « una stagione di grandi cantieri, aperti l’alta velocità ferroviaria, il potenziamento della rete autostradale e il ponte sullo Stretto ». Gli ha fatto eco l’architetto bergamasco Simona Pergreffi ( Lega Nord ) che ha chiesto di « sbloccare i cantieri e semplificare le procedure ».
Tanti appalti e niente Codice degli Appalti. Bettino Craxi resuscita.
Giustizia e Carceri, due temi divisivi per il governo Draghi
L’avvocato di Pordenone Franco Dal Mas ( Forza Italia ) è intervenuto per separare i pubblici ministeri dai giornalisti: « Non è possibile che le indagini finiscano sui giornali », ha dichiarato. Sulla stessa falsariga il magistrato milanese Giacomo Caliendo ( Forza Italia ) che chiede a Draghi di intervenire presso la stampa perché, in futuro, « un avviso di garanzia non sia ritenuto un’anticipazione di un giudizio di colpevolezza inesistente ».
Lo dicono gli avvocati di Berlusconi. Però quando si parla diritti di manifestazione del pensiero “manette subito”, no?
Una soluzione per ridurre il carico penale sarebbe quella di eliminare molti reati; per esempio quelli del Decreto Sicurezza. Quali sono? Ne scrissi il 1 novembre 2020 in “Decreti Sicurezza, ovvero Decreti contro le manifestazioni”.
Più pragmatica sul tema Giustizia, l’avvocata perugina Fiammetta Modena ( Forza Italia ) che ha chiesto la copertura degli organici vacanti della magistratura : « in Italia ci sono 10,6 magistrati ogni 100.000 abitanti, contro una media europea di 18 ».
Emma Bonino ( Misto – Più Europa ) ha chiesto « un inizio di soluzione del problema delle carceri, che fa vergogna al nostro Paese ». In proposito, ancora più incisivo è stato milanese Franco Mirabelli ( Partito Democratico ). Per lui è necessaria « una riforma che metta al centro la Costituzione e impedisca che il carcere continui ad essere un riproduttore di criminalità e violenza, ma diventi un’opportunità di redenzione, ripensamento e recupero ».
Sul tema Giustizia, Mirabelli ha pure aggiunto come « non è pensabile si possa prevedere che un processo possa non finire mai, né è accettabile che i processi non arrivino a sentenza. Il tema per noi è riformare il processo, prevedere tempi certi per le diverse fasi, responsabilizzare i magistrati, investire sulla giustizia riparativa e i patteggiamenti ».
Dal doppio cognome alla denatalità, ma con flessibilità
« Proposte risolutive volte a determinare un innalzamento dell’indice di natalità » nonché la « tutela della generazione core di età compresa tra i diciannove e i trentanove anni, che puntualmente emigra » sono state invece chieste dall’insegnante catanese Tiziana Drago (ex M5S, ora Misto ).
Ho scritto cosa ne penso il 10 settembre 2020 in “Denatalità : il mio desiderio di diventare nonno resterà tale ?”. Chi vuole approfondire clicchi sul link. Ma sappiate che finirà coi soliti bonus che non risolvono nulla.
Di tutt’altra idea infatti, e non avevo dubbi, il senatore Massimo Mallegni ( Forza Italia ), imprenditore turistico di Lucca, che ha chiesto di « inserire la flessibilità nel mondo del lavoro [ come non già non ne fosse abbastanza di precarietà, NdR] ; pensare ai voucher; lavorare nell’interesse della flessibilità e cercare di dare una possibilità alle imprese che sono l’unico motore reale di recupero per il Paese ».
L’avvocato napoletano Valeria Valente ( Partiti Democratico ) richiamando la recente sentenza della Corte Costituzionale, ha chiesto il « doppio cognome » per i figli « perché la donna mette al mondo i figli con il proprio corpo ma poi è sempre e solo il padre a dare loro tradizioni, famiglia e storia ».
Ma il Partito Democratico non era al governo col Conte II? Occorreva aspettare la Corte Costituzionale per questa decisione politica di civiltà, senatrice Valenti?
Prima gli Sloveni !
L’imprenditore di Cuneo Marco Perosino (Forza Italia ) si accontenta dell’abolizione di « lotterie, cashback, [e bonus ] monopattini ».
La critica letteraria friuliana Tatjana Rojc ( Partito Democratico ) ha chiesto una riforma elettorale che assicuri « agli sloveni in Italia il diritto di rappresentanza almeno in un ramo del Parlamento ».
Di proposte, penso che ce ne siano per tutti i gusti, sia per chi ama la crema vaniglia, che per chi preferisce il cioccolato, la nocciola o il variegato di fragola.
Ma scioltosi il gelato, resteranno solo le chiacchiere.
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