Lo zucchero: il dolce nemico della nostra salute

Che sia di canna o di barbabietola sempre zucchero è, cioè saccarosio.

Se poi si vuol sapere che differenza passa tra lo zucchero bianco e quello oscuro, di colore nocciola (brown), allora bastano 3 parole: “un procedimento chimico”.

Lo sbiancamento, infatti, si ottiene con un procedimento chimico che utilizza:

  • l’anidride carbonica,
  • l’acido solforoso,
  • il carbone di provenienza animale,
  • integrato con il colorante blu idantrene (E130), un derivato del catrame, per eliminare i riflessi giallini provocati dalla lavorazione. Sì, proprio catrame [1].
    Tutto ciò per ottenere la tipica colorazione bianchissima che da’ al consumatore il senso del puro e candido.

Lo zucchero ed i dolci non sono prodotti salva-vita, anzi favoriscono le fermentazioni acide nell’apparato digerente, favorendo l’acedosi nel sangue.

Le Linee guida dell'OMS sul consumo di zucchero raccomandano un’assunzione ridotta di zuccheri aggiunti per tutta la vita. Sia per i bambini che per gli adulti, gli zuccheri aggiunti dovrebbero essere ridotti a meno del 10% dell’apporto energetico totale. Ridurla a meno del 5% offrirebbe ulteriori benefici per la salute [meno di 25 grammi al giorno, ovvero meno di 3 cucchiaini di thè. Considera che in un bustina offerta al bar assieme al caffè ci sono poi circa 7 grammi di zucchero. NdR].

Le raccomandazioni – precisa l’Organizzazione Mondiale della Sanità – si basano sui comprovati effetti sulla salute dell’assunzione di zuccheri aggiunti.

I danni al nostro organismo provocati dallo zucchero

Lo zucchero, di qualsiasi provenienza, marca, colore e sapore, secondo gli studiosi, tra i tanti danni causati dallo stesso, c’è anche il rischio di malattie cardiache e cardiovascolari.
L’eccesso di zuccheri è causa di eccitabilità e iperattività, specialmente ai bambini rendendoli irritabili, agitati e aggressivi, perché inibisce la capacità di difesa dei neutrofili (i globuli bianchi che hanno la funzione di prima linea difensiva dell’organismo) e inoltre diminuisce la maturazione e la differenziazione dei linfociti.
Ricordiamoci che lo zucchero è presente in tutte le merendine industriali, nei succhi di frutta e nelle bibite !

Chiaro ?

Gli zuccheri fanno male perché favoriscono l’accumulo di tessuto adiposo, quando vengono metabolizzati generano un picco di insulina che, oltre a favorire la produzione dei grassi, è causa di fenomeni infiammatori ai tessuti che possono portare a diabete, tumori, oltre alle già menzionate malattie cardiovascolari.

Può, però certamente dirsi che lo zucchero produce grandi soddisfazioni alle ditte che lo producono. Economiche, principalmente.

Altri fattori correlati all’eccesso di zuccheri sono:

  • rischio di obesità;
  • il conseguente diabete;
  • sbalzi della pressione arteriosa;
  • accrescimento dei lipidi (grassi e colesterolo) nel sangue;
  • sonnolenza;
  • sconvolgimento dei rapporti dei minerali nel corpo: causa carenze di cromo e di rame per interferimento con l’assorbimento di calcio e magnesio;
  • rapido aumento di adrenalina, iperattività, ansia e difficoltà di concentramento;
  • acidità salivare, carie e malattie parodontali;
  • favoreggiamento delle malattie autoimmuni come artrite, asma e sclerosi multipla.

La lista potrebbe proseguire fino a stancare il lettore, tuttavia chi ha interesse ad approfondire l’argomento potrà consultare gli studi di settore, scegliendo a piacimento tra gli innumerevoli pubblicati.

Il Miele : prima alternativa allo zucchero di canna

Alimento totalmente differente dallo zucchero di canna è il miele di api che non presenta tutti i suoi inconvenienti, mentre possiede diversi fattori positivi.
Il miele viene rapidamente assimilato dall’organismo generando energia, oltre ad avere proprietà toniche e fortificanti.

Il miele è una arma efficace contro la diffusione dei superbatteri antibiotico-resistenti, cause di infezioni. Mentre i batteri continuano a evolversi mutando e gli antibiotici diventano sempre meno efficaci.

L’University of Technology di Sydney, guidata dalla microbiologa Nural Cokcetin, ha dimostrato che batteri e alcuni superbatteri sono incapaci di resistere alle proprietà medicinali di alcune qualità di miele. “Il miele è conosciuto da millenni, ma i batteri non hanno imparato a sviluppare resistenza“.

I dolcificanti alternativi allo zucchero bianco

Chi non sa rinunciare allo dolcezza dello zucchero, ma nel contempo vuole tutelare il proprio benessere e la propria salute può orientarsi tra una pluralità di dolcificanti naturali, che sono sostanze naturalmente dolci, non sottoposte a raffinazione né a trattamenti chimici dannosi per la salute.

Eccone alcune:

  • 1) Lo zucchero di canna “integrale” : contiene una minore percentuale di saccarosio, ma non subisce alcun processo di raffinazione chimica, viene semplicemente essiccato in panetti e poi gratuggiato, mantenedo la tipica colorazione ambrata. È totalmente diverso lo zucchero di canna di color ambrato con aggiunti coloranti non salutari.
  • 2) Stevia: è una pianta del Brasile e del Paraguay, le cui foglie sono dolcificanti di duecento volte circa a quello dello zucchero, senza calorie, non alterando il livello di zuccheri nel sangue è adatta ai diabetici.
  • 3)Xilitolo (E967): si estrae dalla linfa di betulla o da alcuni tipi di frutta. Apporta benefici alla salute dentale, riducendo il rischio di carie e remineralizzando lo smalto dei denti, oltre a non influire sui livelli di glicemia.
  • 4) Lucuma: frutto dell’Equador, Cile e Perù. Senza conservanti, priva di glutine, ha un basso indice glicemico.
  • 5) Sciroppo d’acero: dolcificante derivato dalla linfa d’acero, ottimo per le diete dimagranti.
  • 6) Miele: è il dolcificante naturale, ma è un alimento molto calorico non adatto ai diabetici.
  • 7) Malto d’orzo: ha poche calorie, è ricco di vitamine, minerali e maltosio, è zucchero semplice simile al fruttosio.
  • 8) Succo d’agave: sciroppo dolce estratto dalla pianta grassa.
  • 9) Amasake: discende dal riso bianco fermentato, ha un bassissimo indice glicemico.
  • 10) Succo d’uva: ideale per la colazione e per la preparazione di alcuni dolci.
  • 11) Zucchero di cocco: Non è raffinato e perciò mantiene intatte tutte le sue proprietà.
  • 12) Datteri: Sono utilizzabili per togliere acidità nei sughi a base di pomodoro.

Infine, la migliore :

  • 13) Cambiare le proprie abitudini abituandosi, anche gradatamente, al gusto naturale degli alimenti.

Note :

Credits : Photo by Yarden on Unsplash

[1] L’antrachinone viene ottenuto industrialmente dall’ossidazione dell’antracene avente formula C14H10 costituito da tre anelli benzenici condensati contenuto nel catrame di carbone. L’antrachinone e alcuni suoi derivati hanno capacità coloranti. Un colorante antrachinonico è il blu idantrene ottenuto dal 2-amminoantrachinone trattato con idrossido di potassio in presenza di un sale di potassio (Fonte : Chimicamo.org).

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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