Medici e infermieri novax sospesi: chiudono i reparti!
Da settimane, chiaramente festanti, i giornali filo-regime dello stivale italico annunciano le sospensioni di alcune decine di sanitari che non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale previsto dal Decreto Legge del 1° aprile (!) di quest’anno.
Il provvedimento del governo Draghi è talmente mal scritto e debole giuridicamente che si sono resi necessari dei mesi per giungere alle prime sospensioni.
Migliaia di Medici si rivolgano al TAR: sospensione novax illegittima!
Nel frattempo, i Tribunali Amministrativi Regionali si stanno intasando di ricorsi.
« Oltre a Genova – ci fa sapere il sito web “Il Paragone” [1] – sono stati presentati ricorsi anche a Brescia e Milano, per un totale di circa tremila sanitari. Tre i principi alla base del ragionamento dei ricorsi: l’incertezza “sui rischi derivanti dall’assunzione del siero” e le “sperimentazioni con tempi troppo brevi per considerarle affidabili”, la “percentuale di fallimenti nel produrre immunità dovuti alle nuove varianti” e, infine, “l’illegittimità dell’imposizione ai lavoratori della sanità” ».
In verità i ricorsi sono stati depositati un po’ in tutti i TAR, anche, ad esempio a Torino e Bologna. In questi casi, come a Genova, i sanitari sono assistiti dall’avvocato Daniele Granara, professore aggregato all’Università degli Studi di Genova e docente all’Università “Carlo Bo” di Urbino.
Centinaia di medici e infermieri sospesi: è punta iceberg, i novax sono migliaia!
Oggi il giornale Open scopre che con le prime sospensioni dei primi medici, infermieri e OSS si è toccata solo la punta dell’iceberg.
Scrive infatti, Open [2]: « in Sardegna sono partite 57 lettere di sospensione a medici e sanitari non vaccinati. Ma quelli senza copertura sono 500 secondo i calcoli delle Asl. In Veneto ne hanno fermati 70 a fronte di 4950 dipendenti delle aziende sanitarie locali scoperti. E poi c’è la Lombardia, severissima nell’iniziare la procedura di sospensione per 2500 sanitari ma le posizioni al vaglio sono attualmente diecimila ».
Non è difficile da intuire che se si continuerà con le sospensione degli operatori sanitari, interi reparti ospedali andranno ridimensionati o chiusi e gli ambulatori territoriali chiusi.
Già, ad esempio, succede al reparto cardiologia di Desenzano del Garda dove, ci fa sapere il giornale Brescia Today [3], « a causa dell’assenza di tre persone in reparto, la direzione ospedaliera è stata costretta a tagliare 10 posti letto ».
Un caso è denunciato sempre da Open: « il caso dell’ambulatorio di Cervarese Santa Croce, piccolo comune del Padovano. D.S., unica medica di base del paese, nei giorni scorsi ha appeso un cartello alla porta del suo ambulatorio: “Si avvisano i signori pazienti che da oggi sono stata sospesa dal mio incarico di medicina generale per non aver effettuato il vaccino obbligatorio contro il Covid-19”. E così 1.300 persone sono rimaste senza assistenza da un giorno all’altro ».
Il prezzo di quest’assurdità logica di chi dirige il teatrino della politica sarà pagato nel prossimo autunno, quando a detta degli esperti [4], esploderà la nuova terribile ondata di Covid-19, e gli ospedali non avranno un sufficiente e preparato numero di professionisti per assistere i malati.
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Fonte e Note:
[1] Il Paragone, 10 luglio 2021, “Il Tar dà ragione ai medici non vaccinati: Non saranno sospesi”.
[2] Open, 15 agosto 2021, “I numeri shock dei sanitari No vax: 10mila in Lombardia, 5mila in Veneto. Ma le sospensioni vanno a rilento”.
[3] Brescia Today, 8 agosto 2021, “Tre infermieri no-vax, il reparto taglia 10 posti letto”.
[4] FronteAmpio, 9 agosto 2021, “Vanden Bossche, le varianti ci condurranno all’Endgame” : « Paradossalmente, i più in pericolo sono i vaccinati: « è altamente probabile – sostiene il virologo – un’impressionante ondata di infezione e malattia nei vaccinati ».
Cospirazione pandemica? Dittatura sanitaria?
No. Qui purtroppo e’la solita cosa nostrana italiana di fare le leggi a tavolino. Unita poi al problema piu’grave. I 60 anni di sanita’del nostro paese gestita in un modo barbaro. Peggio della nostra c’e’solo in Occidente forse quella americana. Anarchia legislativa delle ASL quasi sempre commissariate, caos e farragine burocratica in assunzioni e posizionamenti, medici di base, generici, primari, infermieri in un sistema precario se non da precariato iperstressati e totalmente demotivati nell’esperienza professionale, fondi strutturali a singhiozzo, la longa manus della politica clientelare ovunque.
In questo senso le leggi di questi ultimi governi, fatte di fretta, contraddittorie, quasi arraffazzonate più che schizofrenica, hanno messo davanti a tutti, completamente a nudo l’assurdo sistema sanitario italiano della seconda repubblica(che poi e’il proseguio esasperato di quello della prima).
Almeno, in questo dramma e caos, in un modo grottesco, i politici italiani attuali, hanno avuto questo merito.