Muore Italia Sovrana, nasce Ancora Italia Sovrana!
« Italia Sovrana e Popolare è un’associazione di tre persone [1] le quali promuovono la partecipazione a competizioni elettorali a tutti i livelli. Non è un partito. Non è nemmeno una organizzazione di organizzazioni » [2].
Il giudizio che, uno dei tre partiti principali componenti l’alleanza elettorale, “Riconquistare l’Italia”, da della stessa alleanza è tagliente ma realistico.
Il giudizio che, in nemmeno sessanta giorni dalle elezioni politiche, ha comportato la morte dell’alleanza.
Nonostante i 348.097 voti raccolti per la Camera dei deputati, ovvero l’1,24% dei voti validi complessivi, Italia Sovrana e Popolare non c’è più.
Il vero problema è “solo” che Rizzo e Toscano, due dei tre soci, « vadano per conto loro, si siano autoproclamati leader, e non attuano per il momento lo statuto » [2]. Invece, la « struttura organizzativa, era fondata sull’unanimità dei tre soci ».
Riconquistare l’Italia boccia il leaderismo di Rizzo e Toscano
Ancora più a monte del dissidio, la volontà dei due leader di creare un partito unico che non era invece sentita come una necessità imminente dagli altri: « una idea priva di senso pratico », secondo Riconquistare l’Italia.
Ciò, nonostante si giudicasse « molto positivamente l’esperienza di Italia Sovrana e Popolare », che durante la campagna elettorale si fossero creati « rapporti di stima e talvolta persino di amicizia tra militanti di RI, di AI, del PC e, dove c’erano, di AC » e, infine, che si sentisse la necessità di « dare una organizzazione all’alleanza » [3].
Restavano, tuttavia, « radicalissime diversità, di scopi innanzi tutto e di mezzi anche » [4].
Il “partito unico” però già c’è: si chiama Ancora Italia Sovrana Popolare [5]. Ha un suo sito web, una pagina social, un proprio presidente (l’ex senatrice eletta nel M5S Bianca Laura Granato ) e un proprio segretario nazionale ( Francesco Toscano ) e, infine, dei coordinatori regionali.
Il canale social video di riferimento è sempre quello di Toscano, Visione TV (226.000 utenti).
Così, però, i tre partiti che componevano l’alleanza sono implosi, hanno subito delle pesanti scissioni, « come dimostrano le vicende recenti, sia del PC, che è stato abbandonato da metà del partito al momento delle elezioni (i militanti del PC che hanno partecipato alla campagna elettorale non raggiungevano il numero di 300), di AI (che si è divisa e forse disintegrata) » [2].
Ancora Italia e Riconquistare l’Italia lasciano Italia Sovrana e Popolare ma subiscono pesanti scissioni
Ancora Italia (AI) – ora guidata dal segretario Mario Gallo – il 13 novembre aveva diramato una nota su Facebook dove, tra l’altro, annuncia che l’ex fondatore di Vox Italia e poi Ancora Italia « Francesco Toscano non è più presidente di Ancora Italia ».
Il 26 novembre, però, Gallo doveva prendere atto dell’assemblea scissionistica convocata a Roma. Con Toscano hanno abbandonato Ancora Italia anche il vice presidente Antonello Cresti e Mattia Bianchi, nonché diversi coordinatori regionali.
Perdite anche in Riconquistare l’Italia, la più importante forse quella del giornalista Gilberto Trombetta. « Probabilmente 20 o 30 ex soci RI (per ora hanno receduto in otto) », prova a minimizzare Stefano D’Andrea [4].
« L’idea di fondo di Italia Sovrana e Popolare era vincente », aggiunge Lorenzo D’Onofrio neo presidente di Riconquistare l’Italia [6]. Ma l’unione delle forze che la componevano era « prematura » e chi « promuove le scissioni, proprie o degli altri » è responsabile della « ennesima delusione » per il bacino elettorale anti-sistema [7].
Il PC di Marco Rizzo prosegue con Italia Sovrana e Popolare
Da parte sua, il Partito Comunista di Marzo Rizzo ha deciso per « la realizzazione di un congresso straordinario nel più breve tempo possibile e ha dato mandato per la prosecuzione di ISP su cui si discuterà diffusamente al Congresso, lavorando per allargare il fronte e migliorarlo » [8].
« Se i militanti del PC aumenteranno o diminuiranno lo dirà il congresso del PC che si svolgerà a gennaio », ha commentato Stefano D’Andrea [4].
Se « il “metodo decisionista” », come lo chiama D’Andrea, funzionerà lo dirà il tempo. Ma per il leader di RI, Toscano e Rizzo sono « incapaci, per carattere, di dialogare, mediare » e il loro progetto « si concluderà, al più, o prima delle europee, se non riusciranno a candidarsi, o dopo le europee ».
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Fonti e Note:
[1] Il presidente di Riconquistare l’Italia, Stefano D’Andrea, il segretario generale del Partito Comunista, Marco Rizzo, e il presidente di Ancora Italia, Francesco Toscano.
[2] Riconquistare Italia, 15 novembre 2022, “Mozione del Direttivo RI sull’alleanza denominata “Italia Sovrana e Popolare”.
[3] Riconquistare Italia, 1 ottobre 2022, “Il Direttivo di Riconquistare l’Italia sull’esperienza di Italia Sovrana e Popolare”.
[4] Appello al Popolo, 25 dicembre 2022, Stefano D’Andrea, “Perché ISP, dopo il 25 settembre, non ha fatto nemmeno un passo e perché io, Rizzo e Toscano l’abbiamo sciolta”.
[5] Ancora Italia Sovrana Popolare, “Chi Siamo”.
[6] Riconquistare Italia, 29 novembre 2022, “La nostra Assemblea nazionale del 27 novembre 2022”.
[7] Appello al Popolo, 24 dicembre 2022, Lorenzo D’Onofrio, “Una Promessa”.
[8] Partito Comunista, 4 ottobre 2022, “Comitato Centrale 1 Ottobre”.
Che c’entrano poi con la sinistra?
… ennesimo esperimento che, se c’è ne fosse bisogno, allarga l’abbiamo, la distanza siderale con la tradizione e i valori dei Comunisti Italiani. 🤬 DISONOREVOLI
…eccone altri che… non sono più comunisti…ammesso che lo siano mai stati… com’era la cosa?… mi pare #UNITISIVINCE….