Parigi: Violano confinamento, polizia spara e colpisce in testa bambina 5 anni
Un proiettile vagante ha colpito alla testa una bambina di 5 anni uscita di casa assieme al padre per gettare la spazzatura nel cassonetto durante il confinamento a casa ordinato dal presidente francese Emanuel Macron per contenere la diffusione del coronavirus. Questo è avvenuto, pochi giorni fa, nel quartiere popolare La Noè di Chanteloup-les-Vignes , un piccolo comune di circa diecimila abitanti ad una quartina di chilometri ad Ovest di Parigi.
Il fatto è gravissimo, anche se il proiettile fosse stato di gomma e sparato, assieme a diversi altri ed a bombe lacrimogene, dalla polizia per disperdere un assembramento illegale di circa una cinquantina di persone. Gli LBD sono palle di gomma dura sparate dalla polizia in Francia ad altezza d’uomo con conseguenze a volte fatali.
La bambina è stata operata alla testa avendo subito una frattura del cranio ed un emorragia celebrale; è tutt’ora in coma artificiale.
La madre della bambina assicura che è stato un colpo di LBD a colpire la figlia, ma la polizia nega dichiarando che non ci sono prove certe. L’unica cosa certa, si limitano ad ammettere, è che l’evento è accaduto in un momento “concomitante” all’intervento della polizia.
La notizia è stata diffusa da Desarmon.net, un collettivo che chiede che la polizia sia disarmata per prevenire la sue azioni violente. Ma è stata ammessa e diffusa anche dalla stampa ufficiale francese come ad esempio da Le Parisien o, col sistema del copia ed incolla classico anche in Francia, dal giornale Ouest-France.
Naturalmente, sulle TV di Stato italiane e sui giornali di ampia diffusione online nazionale la notizia non è stata citata.
I sobborghi sono fuori dal controllo degli sbirri, i keufs come vengono chiamati
Gli assembramenti di giovani, o le pericolosissime corse notturne di moto (le chiamano “rodei” perché si corre in cross “appagnati” ovvero col la ruota anteriore sollevata) sono all’ordine del giorno nei comuni – ghetto della periferia di Parigi.
Qui gli episodi correlati alla povertà e disoccupazione, oggi aggravate col “confinamento a casa” che blocca le piccole attività commerciali, sono all’ordine del giorno.
Lo Stato, la grande potenza militare e nucleare che risponde al nome di Francia, è assente.
Nella terra degli antichi Galli, i barbari in pratica, vige la legge del più forte, delle bande giovanili.
La polizia però, nel tentativo di far rispettare il confinamento a casa, ora fa capolino più spesso in queste terre fino ad ieri di nessuno, e gli incidenti si moltiplicano. I poliziotti – qui chiamati keufs, sbirri, perché visceralmente malvisti – sfogano le proprie repressioni personali usando ogni arma consentita da uno Stato violento; ma spesso le usano in maniera non conforme alle regole : cioè sparando a distanza ravvicinata, anche ad altezza d’uomo.
A Chanteloup-les-Vignes i gendarmi hanno sparato ben 14 colpi di LBP (le palle di gomma) e uno di lancia granate cougar (lacrimogeno se lo spari in aria a 45° come corretto; ma se lo usi fuori ordinanza all’inverso e ad altezza d’uomo è un’arma di offesa).
Anche EuroNews ha scritto, lo scorso anno del contestato uso delle palle LBP da parte della polizia francese. Nel solo 2016, la polizia ne ha fatto uso 2.500 volte.
Nell’ultima settimana, a Parigi 5 morti e 10 feriti per contenere l’epidemia da coronavirus
La polizia ha dichiarato che, a Chanteloup-les-Vignes, era caduta in una imboscata, un termine militare che richiama le guerriglie, ovvero le cosiddette guerre a bassa intensità di partecipazione con pochi morti ma numericamente costanti nel tempo.
Sono cinque i morti, ed una decina i feriti, nell’ultima settimana nei sobborghi di Parigi causati dalla polizia, dai keufs, durante le operazioni di contenimento dell’epidemia da Covid-19 spiega ancora Rebellyon.info.
I fatti di Chanteloup-les-Vignes, come quelli altrettanto gravi e pregni di violenza dei vari comuni della cinta popolare di Parigi, piuttosto che ricordare lo slogan francese “Libertè, Fraternité, Egalitè mi ricordano un film di grande violenza, o d’azione se si preferisce chiamarlo così.
Chi non ha visto il film “1997 : fuga da New York” ?
In breve, un ex ufficiale dell’esercito viene inviato a New York, divenuta una galera a cielo aperto, per cercare di recuperare il presidente americano precipitato col proprio aereo privato, ma vivo, proprio in quel territorio.
Proprio a Chanteloup-les-Vignes, e su Chanteloup-les-Vignes, è stato girato un film anni addietro, nel 1995, s’intitola L’odio (La Haine nella versione originale). Qui di seguito la scena finale del film :
Sì, Chanteloup-les-Vignes, venticinque anni dopo, è ancora così e pure così sono gli altri sobborghi abbandonati di Parigi, repubbliche indipendenti dove la gente vive / sopravvive, come potrebbe in una galera a cielo aperto.
Vive la France.
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Credits : Photo by Norbu Gyachung on Unsplash
Neanche con la calma che si ritrova nella mia zona porto con me altri in giro, figuriamoci per buttare la spazzatura, se avrei un bambino di certo in tempo di Coronavirus, lo avrei lasciato a casa.