Politiche 2018: “nuove” proposte a Sinistra
Le logiche capitaliste e dell’austerità già provate, da oltre un decennio, in Italia, si individuano, in buona parte, nei programmi della Sinistra moderata. Esse propongono, in sostanza, in un’ottica di governo di coalizione, di offrire qualche correzione all’indirizzo storico che ha preso il Paese.
Liberi e Uguali, il PD senza Renzi
Il programma di “Liberi e Uguali” è debolissimo. Di sinistra, nel suo programma, forse, un keynesiano «piano straordinario di investimenti» in opere pubbliche per aumentare il PIL.
La vicinanza del sindacato CGIL a “Liberi e Uguali” emerge nelle proposte di parziale contrasto al «blocco del turn over nella Pubblica Amministrazione», del «ripristino dell’art.18», di «riduzione dell’aliquota del primo scaglione dell’Irpef» e di «superare il problema dell’incapienza» delle «detrazioni per carichi familiari» per i redditi più bassi.
La vicinanza agli interesse dei banchieri, invece, è scontata dalla prevista «acquisizione» dello «enorme patrimonio immobiliare abbandonato che pesa sui bilanci delle banche» anche per dare una «risposta» al «diritto alla casa».
Nessuna novità neanche nella proposta di «reintroduzione di una soglia più bassa all’uso del contante» con la scusa della lotta alla corruzione.
La componente ex-SeL di “Liberi e Uguali” ha strappato l’attenzione su alcuni per lei sentiti diritti civili quali l’aborto (in programma si prevede d’intervenire sul «problema del numero eccessivo di medici obiettori»), l’omosessualità («genitorialità alle coppie LGBT»), l’immigrazione («rigettare accordi con Paesi in cui non siano garantiti i diritti umani», l’abolizione della «Bossi-Fini, introducendo un permesso di ricerca lavoro»).
In tema di disarmo, invece, sono poco impegnative le timide proposte di imprecisata «riduzione della spesa militare» e di rispetto, a carico della «industria italiana degli armamenti», delle «norme sulle limitazioni all’export bellico».
Potere al Popolo, la seconda coalizione di Sinistra
L’altra forza della sinistra-sindacale presente nelle politiche 2018, “Potere al Popolo” – pur in assenza di un vero programma anti-capitalista e rivoluzionario come quello della “Sinistra Estrema” -, oltre che a condividere l’impianto delle proposte di “Liberi e Uguali”, si pone in maniera più chiara nelle diverse misure proposte.
Ad esempio, sul tema del disarmo chiede il «ritiro delle missioni militari all’estero», «la cancellazione del programma F35», «la cancellazione del MUOS in Sicilia».
Su altre questioni politiche, ancora, propone il «rimuovere il pareggio di bilancio inserito di recente con la modifica dell’art. 81» della Costituzione, «la cancellazione degli ordini professionali», la «riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali», «l’approvazione dello ius soli» (tema sparito dall’agenda politica di LeU!), la «depenalizzazione del consumo» di droghe, «l’abolizione dell’ergastolo» e del «41 bis» entrambe misure carcerarie incostituzionali e disumane.
Solo “Potere al Popolo”, infine, propone la riforma dell’incostituzionale legge elettorale “Rosatellum 2” con «l’elezione del Parlamento attraverso un vero sistema proporzionale».
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