Politiche 2022: i commenti dei leader Comunisti
1,36% al Senato per Unione Popolare, 0,26% invece per il Partito Comunista Italiano e 0,02% per il Partito Comunista dei Lavoratori – questi due però non erano presenti in tutta Italia -.
Questi i risultati del voto per le Politiche dello scorso 25 settembre.
Come l’hanno presi i leader dei tre partiti comunisti?
Il PCL boccia UP: lista civica personalistica di De Magistris
Maurizio Acerbo (Rifondazione) che non pensa assolutamente alle dimissioni per l’insuccesso ammette: « il risultato elettorale è stato al di sotto delle aspettative e delle nostre potenzialità » [1].
Il “compagno” Luigi De Magistris giustifica così la sconfitta: « il tempo è stato poco, in piena estate, e far conoscere un simbolo neonato non era facile. Siamo stati schiacciati tra voto utile e astensionismo » [2].
Diverso il parere, in proposito, del Partito Comunista dei Lavoratori: « attribuire l’esito esclusivamente ai tempi brevi delle elezioni significa mettere la testa sotto la sabbia » [3].
L’errore tattico di Unione Popolare è stato quello di voler « nascondere la propria identità sotto i panni di una lista civica di cittadini democratici ». Il PCL boccia anche il « carattere personalistico » di Unione Popolare denotato dalla presenza del nome di De Magistris sul simbolo.
L’astensionismo: per il PCL c’è un vuoto di rappresentanza
Secondo Marco Ferrando (PCL): « il nodo centrale resta la costruzione di un partito della classe lavoratrice, indipendente da tutti i partiti borghesi, capace di ricondurre le lotte di resistenza a una prospettiva anticapitalista. La stessa astensione dal voto di ampi settori di salariati è la registrazione indiretta di un vuoto di rappresentanza ».
Potere a Popolo denuncia pure come la competizione elettorale sia stata solo « una prova di forza fra clientele e di show fra i leader » [4]. Non lo condividiamo, la “clientela” è bloccata dall’assenza delle preferenze. Ma tant’è!
Potere al Popolo sottolinea poi il dato dell’astensionismo: « l’affluenza alle urne si ferma al 63,9%, un crollo di quasi dieci punti rispetto a soli 4 anni fa. Ma i punti diventano venti se paragonati alle elezioni del 2006, in cui andò al voto l’84% degli aventi diritto » [3].
« Fra gli astenuti c’è di tutto, ma di sicuro la maggioranza di loro proviene dalle classi popolari, che si sentono lontane dalle istituzioni, ostili e indifferenti ».
Potere al popolo, notoriamente da sempre partito vaccinista e a favore del discriminatorio green pass, dimentica di rilevare che forse sono proprio i novax e i no green pass a non aver votato.
Sinistra Anticapitalista: sistema elettorale anti democratico!
Importante il commento di Sinistra Capitalista, che in questa tornata elettorale appoggiava Unione Popolare: « il distorcente sistema elettorale ( una vergogna antidemocratica ed anticostituzionale ) del Rosatellum, voluto dal PD e da Forza Italia e votato anche dalla Lega, permette a una coalizione che non dispone della maggioranza assoluta ( ha ottenuto il 44% dei voti ), di ottenere una larghissima maggioranza di seggi nelle due Camere. La rappresentanza parlamentare è quindi fortemente stravolta rispetto al voto reale delle cittadine dei cittadini » [5].
Manca ancora l’analisi di Mauro Alboresi ( PCI). L’Ufficio Stampa del partito non ha pubblicato nulla sul sito web.
I Comunisti: che fare ora, dopo il voto
Secondo Luigi De Magistris, il “Capo Politico” di Unione Popolare, ora « dobbiamo diffondere il nuovo soggetto politico e coinvolgere la gente, radicarci sul territorio, consolidare i nostri forti legami internazionali, organizzare l’azione politica » [2].
Maurizio Acerbo (Rifondazione) aggiunge: « da oggi si ricomincia, aggregando nuove forze » [1].
Sulla stessa linea Potere al Popolo: « dobbiamo fare quello che ci chiedono gli elettori: continuare a costruire l’Unione Popolare. Dobbiamo allargare questo fronte, partendo dai conflitti sociali e dai soggetti in lotta, radicare il progetto sui territori, nel discorso pubblico, renderlo credibile » [4].
Secondo Sinistra Anticapitalista serve « ben altra credibilità politica e … un quadro politico unitario e coerente » [5]. Per far ciò serve meno « competizione » tra le forze comuniste, « praticare [ a Sinistra ] una convergenza reale … [per] ricostruire una sinistra di classe e alternativa » ( vedi frequenti ammiccamenti del PRC a favore dei candidati del PD ).
« Il PCL sarà come sempre in prima fila nella ricostruzione di una opposizione di classe e di massa, per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici » [3]. Questa la prospettiva del Partito dei trotskysti di Marco Ferrando.
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Fonti e Note:
[1] Rifondazione, 26 settembre 2022, “Rifondazione: avanti con l’Unione Popolare”.
[2] Unione Popolare, “Grazie a tutti. L’opposizione continua!”.
[3] Partito Comunista del lavoratori, 27 settembre 2022, “Il significato del 25 settembre”.
[4] Potere al Popolo, 26 settembre 2022, “Sulla tornata di ieri, su noi, su che fare ora!”.
[5] Sinistra Anticapitalista, 26 settembre 2022, “I vecchi e i nuovi nemici della classe lavoratrice”.
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