Pomigliano, la lotta paga: salvi i lavoratori di Trasnova

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La crisi del settore automotive continua a mettere sotto pressione l’indotto italiano, ma a Pomigliano d’Arco una battaglia sindacale ha dimostrato che l’unità può ancora fare la differenza. A fronte della decisione di Stellantis di non rinnovare la commessa con Trasnova e Logitech, che avrebbe lasciato senza lavoro 317 persone a livello nazionale (104 solo nello stabilimento campano) entro il 31 dicembre 2024, i lavoratori hanno reagito con determinazione, ottenendo un risultato importante: la proroga di 12 mesi della commessa e il ritiro dei licenziamenti.

Il percorso non è stato semplice. I primi scioperi non avevano sortito l’effetto sperato, con Stellantis che cercava di creare divisioni tra i lavoratori, imponendo straordinari obbligatori ai propri dipendenti per garantire le spedizioni. Ma è stato il blocco totale delle merci, durato dal 2 al 10 dicembre, a cambiare le carte in tavola. La protesta ha paralizzato la produzione dei modelli Panda e Tonale, attirando l’attenzione dei media e della politica, e costringendo Stellantis a sedersi al tavolo delle trattative.

Grazie alla forza della mobilitazione, sostenuta dalle RSA Fiom e da una rete di solidarietà sul territorio, la proroga della commessa è stata ottenuta, evitando tagli immediati e guadagnando tempo prezioso per costruire soluzioni future.

Questa vittoria, seppur temporanea, conferma l’importanza della lotta collettiva: senza l’impegno dei lavoratori e del sindacato, l’esito sarebbe stato ben diverso. La loro esperienza manda un messaggio chiaro: “Chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perso.” E questa volta, hanno vinto.

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Fonti e Note:

[1] Rivoluzione, 16 dicembre 2014, “La lotta paga, i lavoratori Trasnova da oggi lo sanno con certezza”

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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