Proteina Spike dei vaccini potenzialmente rischiosa per DNA
Uno studio firmato da due scienziati svedesi, Hui Jiang e Ya-Fang Mei, l’uno dell’università di Stoccolma e l’altro di quella di Umea, pubblicato su una rivista scientifica svizzera [1], rileverebbe i rischi connessi alla famosa proteina Spike presente tanto nel virus Sars-Cov-2 quanto (!) nei vaccini sviluppati per combatterlo.
Lo studio, in definitiva, contesta l’uso integrale della proteina Spike nei vaccini piuttosto che una sola porzione della stessa.
Cercando di semplificare il linguaggio squisitamente tecnico della ricerca svedese, « la proteina Spike della SARS-CoV-2 inibisce significativamente la riparazione dei danni al DNA che è necessaria nell’immunità adattativa ».
La studio svedese: la proteina Spike inibisce riparazione del DNA
« Meccanicamente, la proteina Spike si localizza nel nucleo e inibisce la riparazione dei danni al DNA ostacolando le proteine chiave di riparazione del DNA al sito del danno ».
« L’immunità adattativa gioca un ruolo cruciale nella lotta contro l’infezione da SARS-CoV-2 ». E’ la stessa “immunità attiva” che vorrebbe sfruttare la somministrazione del vaccino, ovvero quella conseguente all’addestramento delle cellule a riconoscere e combattere l’agente patogeno estraneo.
« Se il danno al DNA non può essere adeguatamente riparato, contribuirà all’amplificazione della patologia indotta dall’infezione virale ».
E’ apparso quindi logico rilevare che « studi clinici hanno indicato che i pazienti con grave COVID-19 presentano risposte immunitarie adattive deboli e ritardate ».
Ma non solo: « la riparazione dei danni al DNA avviene principalmente nel nucleo per assicurare la stabilità del genoma ».
Ad un DNA instabile, che si modifica con errori, dove l’omeostasi non funziona, conseguirebbe, per i ricercatori svedesi, « potenziali effetti collaterali » di ogni genere « dei vaccini basati su spike full-length ». E quando si dice “ogni genere” è chiaro di cosa si parla.
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Fonti e Note:
Credits: Photo by Braňo on Unsplash
[1] MDPI, Basilea, 13 ottobre 2021, “ SARS–CoV–2 Spike Impairs DNA Damage Repair and Inhibits V(D)J Recombination In Vitro” (QUI PDF).
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