Quale l’obiettivo reale della multa da 100 euro ai no-vax?

Sono oltre 2 milioni e mezzo, 2.589.549 per la precisione, i cittadini italiani ultra cinquantenni non vaccinati contro il Sars-Cov-2 che riceveranno, nelle prossime settimane, una lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate nella quale sarà loro contestata l’inadempimento .

La lettera giungerà però anche ad altri milioni di cittadini italiani, agli over 50 che han solo due dosi di Pfizer nelle vene ma non han ancora fatto la terza dose. I numeri non sono definibili con precisione.

sono infatti 3.911.778, quindi quasi 4 milioni, i soggetti vaccinati ultra cinquantenni che non han ricevuto la terza dose ma, tra questi, occorrerà identificare coloro che non han effettuato il richiamo « entro i termini di validità delle certificazioni verdi COVID-19 » ( 6 mesi, dal primo febbraio ).

Questo considerando pure le grandi differenze territoriali, ad esempio tra il Lazio e la Sicilia ( 76% -58%, tra gli over 50, ad esempio ).

Ancora, occorrerà aggiungere a coloro che riceveranno la lettera dell’Agenzia delle Entrate, gli ultra cinquantenni che, alla data del 1 febbraio, non han fatto la seconda dose nei tempi indicati dal ministro della salute Roberto Speranza.

Uno sforzo organizzativo immane per la macchina dello stato, così come preteso dall’articolo 1 del Decreto Legge n. 1 del 7 gennaio 2022 che prevede, a partire dall’1 febbraio 2022, « l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 … ai cittadini italiani … che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età ».

Tutto, alla fine, per « in caso di [ confermata] inosservanza dell’obbligo vaccinale … inviare al cittadino la notifica della sanzione amministrativa pecuniaria di euro cento ».

La multa da cento euro ai no vax. Per ricattarli, punirli o schedarli?

Insomma, tonnellate di carta, milioni di missive, migliaia di postini, impiegati del Ministero della Salute, dell’Agenzia delle Entrate e delle Aziende Sanitarie, eventuali legali, impegnati ore, giorni, settimane, distolti da un lavoro più proficuo, solo per dare la caccia a cento euro ?

Cento euro che in molti, in ogni caso, non vorranno pagare.

E’ evidente che non è questo il fine che si ripromette lo stato in questa iniziativa punitiva. In parte, puntava a ricattare, a dare l’ennesima “spinta gentile” conme loro la chiamano, ai milioni di cittadini restii a farsi inoculare la dose salvifica.

E neanche possiamo credere che tale impegno ha solo la finalità politica di soddisfare la cattiveria dei vaccinati che pretendono che siano puniti i non vaccinati.

Ma, a volerci pensare un attimo, forse il vero obiettivo del regime con a capo Mario Draghi è quello di schedare le centinaia di migliaia di persone in possesso dell’esenzione, al fine di scoprire, classificare e digitalizzare le loro patologie, annullarne talune già riconosciute e, quindi, assegnare un “greenpass” digitale, un QR, pure agli “esenti”.

L’obiettivo, in definitiva, è quello di proseguire quel percorso da Grande Fratello nel quale lo stato-padrone detiene ogni dato del cittadino; ogni dato utile, al bisogno, per ricattarlo o … terminarlo una volta non più utile.

Credits: Photo by Jordan Bracco on Unsplash

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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