Rassegna Stampa 30 marzo 2021: La caccia alle streghe
La rassegna stampa del 30 marzo 2021 non può che cominciare dall’esame del free-press “Leggo”.
La delazione è una brutta malattia. Ma, secondo la vecchia tradizione del “mal comune, mezzo gaudio”, va sempre di moda.
Ecco che, quindi, si lamentano « gli albergatori del Belpaese penalizzati ». E “Leggo” può produrre la propria inchiestona: « Le sorprese di Pasqua: vietato cambiare regione ma sì ai viaggi all’estero ».
Si scopre insomma che se il turismo interno è penalizzato dai divieti imposti dal governo Draghi, in piena continuità col governo Conte II, così non lo è quello transfrontaliero.
Per danneggiare egualmente i tour operator italiani che lavorano su questo target di clientela arriva, quindi, immediatamente, una nuova ordinanza del ministro Speranza che, tra quarantene e costosi doppi test anti-Covid chiude pure questo spazio alle attività economiche e questo sfogo sociale.
Complimenti a tutti!
Prima vennero a prendere gli zingari, poi gli ebrei. Non protestai. Poi vennero a prendere me.
Cadono sotto la “caccia alle streghe” della stampa anche i No-Vax.
Quale il problema, stavolta ?
Che « in provincia, più di uno su quattro non vuole il vaccino ». Vaccino, bene ricordarlo, che è autorizzato ma non approvato, insomma un vaccino sperimentale da iniettare a noi cavie.
“La provincia pavese” ci fa sapere allora che « nella linea dura annunciata dal governo lo spostamento ad altro incarico o l’interdizione dal lavoro ». Tutti d’accordo sembra: « Il presidente dei medici delle RSA: “giusto che sia obbligatorio”. D’accordo anche i sindacati ».
Di conseguenza, « Rischiano la stipendio i 4mila sanitari No-Vax ».
Ovviamente caduta questa categoria, man mano cadranno le altre: prima gli insegnanti, poi chissà. Ma non protesta nessuno, nessuno almeno riesce a fare sentire la propria voce sui giornali.
“Il Piccolo” di Trieste ci fa contestualmente sapere: « Il vaccino diventa requisito d’ingresso nelle case di riposo. I paletti per i nuovi ospiti: “evitare focolai” ».
A quando l’obbligo per autorizzare un ricovero in ospedale per un infarto? Lasceremo morire i non vaccinati davanti l’ingresso dei pronto soccorso?
Draghi scommette sull’immunità di gregge entro il mese di luglio
Per il resto la stampa oggi è avara di notizie.
Ci dobbiamo accontentare dell’annuncio del presidente del consiglio dei ministri riportato da “La Stampa”: « Draghi: a luglio l’immunità di gregge ».
C’è da crederci?
“Libero”, invece, annuncia « Dopo il Covid: chi guarisce avrà anticorpi per 10 mesi ».
Come è possibile garantirlo con certezza per la generalità dei pazienti se i primi contagi da Covid risalgono solo a dodici mesi fa?
Notizie vere: Privacy violentata, liste d’attesa lunghe fino alla morte
Per fortuna si può ancora leggere qualche notizia vera che tratta vere emergenze, e non solo quella farlocca che ha consentito ad un governo in vena di autoritarismo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale.
“Il Quotidiano del Sud” ci ricorda che è « Morta l’assistenza sanitaria » e che a Salerno, ad esempio, la situazione è « disperata: 60 giorni per un elettrocardiogramma ».
“Il Tempo” di Roma, invece, ci fa sapere della « Sanzione al Campidoglio per i permessi ZTL. Il Garante della Privacy: il codice sui pass con i dati dei titolari può essere letto da chiunque ».
La privacy continuamente violentata, e le liste d’attesa in sanità sono due cancri di cui non si parla mai. Ben vengano, stavolta, le eccezioni.
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Credits: Photo by Irina Vinichenko on Unsplash
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