Rassegna stampa del 4 agosto 2024: L’articolo 53

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L’articolo 53 della Costituzione è, una volta tanto, chiaro e giusto: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Capita spesso, tuttavia, come noto, che “chi può” (artigiani, professionisti, commercianti) non dichiari la propria vera “capacità contributiva” di conseguenza evadendo dal proprio dovere civico.

Uno dei settori dove l’evasione è sempre elevata – nonostante precedenti interventi legislativi – è quello immobiliare, specie nel dinamico settore degli “affitti brevi” (vale a dire a scopo turistico) tramite soprattutto piattaforme digitali (Booking, Airbnb, etc ).

Tuttavia, dal prossimo mese di settembre, e salvo furbate dei proprietari immobiliari, è prevista « l’attivazione a pieno regime del Codice identificativo nazionale (Cin), dedicato proprio a queste locazioni ». Avvisa Il Sole 24 ore [1]: « a quel punto, nel giro di qualche settimana, finiranno sotto la lente circa 500mila locazioni che, attraverso analisi incrociate, saranno analizzate dall’agenzia delle Entrate ». Inoltre, assicura il giornale, « dai big del web c’è l’impegno a non pubblicizzare annunci senza Cin ».

Una buona notizia verso l’equità fiscale. Certo poi si gradirebbe che gli introiti dello Stato non andassero sprecati in armi e regalie varie ma, piuttosto, andassero destinati in sanità e nelle necessarie infrastrutture (vedi la crisi idrica al sud).

Ma il percorso verso l’obiettivo è lungo se, come ci comunica l’Agenzia delle Entrate [2] rispetto ai dati dei redditi 2022, si “scopre” che:

  • i titolari di “attività di alloggio e ristorazione” hanno un imponibile medio annuo di 11.385 euro ( ovvero versano 1.183 euro annua di IRPEF );
  • oppure i titolari di “attività di riparazione di autoveicoli e motocicli” dichiarano 12.418 euro medi annui d’imponibile.

L’altra notizia che abbiamo selezionato per oggi arriva da Repubblica [vedi immagine]. Il quotidiano liberale di proprietà del gruppo industriale ex Agnelli, oggi rileva un nuovo (ipotetico) risvolto dietro la campagna diffamatoria che, negli ultimi giorni ha preso di mira una pugile algerina alle olimpiadi di Parigi (“è trans”, “è un uomo”). Sarebbe il presidente russo Vladimir Putin in persona a tirare le fila.

A noi sembra un’altra fake news. Ma pure grossa.

E’ noto che le polemiche le abbiano aizzate, in Italia, il presidente del Senato Ignazio LaRussa, il capo del governo Giorgia Meloni e il suo vice Matteo Salvini, mentre all’estero, il candidato presidente USA Donand Trump e il suo vice Vance assieme all’imprenditore omofobo Elon Musk e alla scrittrice (“Harry Porter”) Rowling.

Ma non mi stupirei di leggere, sulla stampa dell’Impero d’Occidente, che Putin possa essere il colpevole anche dei terremoti nel napoletano, dell’eliminazione della squadra dell’Italia dagli Europei, e della diffusione della zanzara in Europa.

Questo è il “livello medio”, purtroppo di quegli che dovrebbero essere organi di informazione ma che sono tutt’altro secondo note teorie sulla manipolazione di massa del consenso.

Fonti:

[1] Il Sole 24 ore, 4 agosto 2024, “Affitti brevi, da settembre controlli a raffica. Ecco che cosa cambia”.

[2] Agenzia delle Entrate, “Statistiche sulle dichiarazioni fiscali – analisi dei dati Irpef anno d’imposta 2022”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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