Reddito di Cittadinanza: Gli Umanisti a fianco chiunque percorra la strada verso il Reddito di Base
Il Centro Democratico Umanista sostiene il Reddito di Base. Si tratta di una rendita universale ovvero da assegnare, per il solo esistere, a ognuno: ricco o povero, occupato o disoccupato, solo o convivente in un nucleo. Una rendita che sia di misura sufficiente per fare fronte alle necessità più elementari (alloggio, alimentazione, abbigliamento, salute, istruzione, comunicazione), assegnato senza condizione alcuna e in maniera individuale ovvero non a ipotetici “capo famiglia”.
Il Reddito di Cittadinanza adottato col recente Decreto Legge n. 4 del 2019 non corrisponde a questi requisiti. In particolare, se sembra essere calcolato in misura sufficiente, è soggetto a restrizioni e condizioni capillari e, soprattutto, non è individuale.
Il Reddito di Cittadinanza, quindi, non è quell’assegnazione universale auspicata dal Centro Democratico Umanista.
Tuttavia, occorre anche riconoscere che, mentre nel mondo il Reddito di Base è oggetto di dibattito politico e sperimentazioni, in Italia su tale istituto vi era il totale silenzio. E’ stato il Movimento Cinque Stelle a avviare, nel 2013, un minimo di dibattito sul tema sia pure coll’aperto contrasto delle forze neoliberiste del Paese (Partito Democratico e Forza Italia) e dei media mainstream e delle Forze sindacali da esse controllate.
Il Centro Democratico Umanista, pertanto, vuole vedere nel Reddito di Cittadinanza appena introdotto il primo passo di un percorso ideale che possa condurre, nel tempo, al Reddito di Base Universale.
Nel provvedimento legislativo, frutto di chiara mediazione coll’altro soggetto con cui il Movimento Cinque Stelle condivide la responsabilità di governo, individuiamo diversi segnali positivi: dall’importo del finanziamento (quintuplicato rispetto al precedente istituto di matrice PD del REI) al potenziamento dei Centri per l’Impiego, dal riconoscimento del lavoro di cura (per i genitori di figli inferiori ai tre anni) all’obbligo di formazione.
Le sfide, già in atto in altri Paesi più evoluti, dell’Industria 4.0, e che condurranno, nei prossimi anni, a stravolgimenti epocali, possono affrontarsi con la repressione poliziesca o con il Reddito di Base.
Il Centro Democratico Umanista è, quindi, a fianco chiunque percorra il percorso verso il Reddito di Base, la riduzione dell’orario di lavoro, l’individuazione di un salario minimo orario e di un salario minimo nazionale adeguato a queste sfide.
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