Riso: ottimo alimento, ma attenti a cosa acquistare
Non ha glutine, è più digeribile rispetto alla pasta, è dotato di minor potenziale allergico rispetto agli altri cereali, è perfettamente tollerato dai celiaci, se integrale possiede un indice glicemico più basso rispetto alla pasta e, con moderazione, può essere consumato dai diabeti. Stiamo parlando del riso, alimento sottovalutato in Italia.
“60 milioni di consumatori”, una rivista francese indipendente di settore, pubblica nel numero di febbraio un’inchiesta sul riso, e, in particolare, sulla presenza di pesticidi nei prodotti venduti nei supermercati: « Non sorprende che abbiamo trovato residui di pesticidi in più di un terzo del nostro campione. In totale sono state rilevate nove diverse sostanze », commentano.
Infatti, « una trappola della coltivazione del riso, almeno quando è intensiva, è l’uso sistematico di pesticidi per combattere parassiti e funghi, ai quali questa pianta è sensibile ».
« Il riso basmati, tranne quelli biologici, è il più contaminato »: in India, principale produttore di questa qualità assieme al Pakistan, è stata adottata « una coltivazione più intensiva del riso che utilizza pesticidi ».
Presenti anche quantità di arsenico « perché questa pianta assorbe l’arsenico dal terreno e dall’acqua di irrigazione che a volte risulta fortemente inquinata per la mancanza di mezzi di trattamento ».
Tuttavia, spiega il giornale, « nessuna sostanza supera il limite massimo di residui… quando esiste », inoltre « il riso biologico è completamente privo di pesticidi ».
In due confezioni di riso esaminate sono stati rilevati « il tebuconazolo, un fungicida e regolatore della crescita delle piante, e la cipermetrina, un potente insetticida che, sul riso, viene utilizzato per controllare gli insetti che mordono lo stelo e succhiano la linfa ». Le agenzia di controllo francesi hanno classificato « potenzialmente cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione » queste due sostanze.
Dall’inchiesta francese, in conclusione, non risulta nulla che scoraggi il consumo di riso ma scaturisce il suggerimento di consumare riso biologico o, comunque “parboilled” e, meglio, prodotto localmente ( non in Paesi di cui non si conoscono le norme alimentari e non si misura la qualità dell’acqua ).
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Fonti e Note:
Credits: Photo by Mgg Vitchakorn on Unsplash.
[1] 60 millions-mag, 25 gennaio 2024, “40 riz analysés : sans pesticides, c’est mieux !”.
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