Salario Minimo sì, ma come?
Che in Italia, a differenza di altri 21 Paesi dei 27 europei, non esiste il salario minimo legale è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che esistono settori in cui il lavoro è sottopagato, è “povero” come si dice adesso, o, più esplicitamente i salari sono da fame.
L’introduzione del salario minimo orario, tuttavia, secondo alcuni, non è la misura adeguata a proporzionalità al salario del lavoro e assicurare al lavoratore « un’esistenza libera e dignitosa » come vuole l’articolo 36 della Costituzione.
Salario Minimo: ecco le possibile pratiche elusive
Valori, testata giornalistica di Banca Etica, in particolare, evidenzia che « il salario minimo legale sarebbe in ogni caso applicabile solo ai lavoratori subordinati. False partite Iva mono-committenti, stagisti, apprendisti, falsi autonomi come i rider, lavoratori in nero, giovani o meno giovani professionisti al di sotto dell’equo compenso non sono interessati dall’arrivo di questo plafond di riferimento » [1].
« E’ poi possibile – spiega Valori – che il datore di lavoro reagisca diminuendo il volume delle ore pagate “al bianco” ».
Sarebbe quindi pure immaginabile, spiega la redattrice dell’articolo, come soluzione da parte padronale, « una fuga dai contratti nazionali a vantaggio dell’applicazione del minimo di legge ».
Infine, da parte opposta, quindi da parte dei lavoratori, ci sarebbe pure da evidenziare come appare incongrua la cifra come minimo salariale di 9 euro lordi l’ora come finora discusso dalla politica ( Catalfo, M5S ).
Valori quindi spiega che, intanto, al fine di evitare le speculazioni da parte dei datori di lavoro poco onesti, « sarebbe fondamentale sapere da ogni datore di lavoro chi paga, quanto lo paga, in base a quale contratto, quale inquadramento e per quante ore ».
Sono informazioni che oggi, non tutte, vengono fornite all’INPS dai datori di lavoro.
Bene, si dovrebbe cominciare da qui per assicurare delle informazioni utili ai controlli da parte degli ispettori del lavoro ad esempio.
La proposta: Salario Minimo pari ai minimi contrattuali
Per giungere ad una soluzione di sintesi tra quanto suggerisce l’Europa, quanto chiedono i lavoratori e invece quanto acconsentono Sindacati padronali e imprese, per i “salari minimi” si potrebbe fare « riferimento al trattamento economico minimo contenuto nei contratti maggiormente e comparativamente più rappresentativi, cioè i minimi tabellari ».
Una soluzione di compromesso che però non darebbe risposte ai dubbi di Valori per le categorie più “fragili” e precarie. La famosa soluzione … all’italiana. Una “non soluzione“.
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Fonti e Note:
[1] Valori, 18 luglio 2022, Rachele Gonnelli, “La bandiera del salario minimo”.
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