Schaerbeek festeggia i 10 anni della nuova biblioteca
«Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo» (Gianni Rodari).
La biblioteca Sesamo di Schaerbeek sabato ha spento le candeline del suo decimo anniversario. Non che Schaerbeek abbia una biblioteca da soli dieci anni. Già nel 1873, la Lega degli insegnanti sosteneva una biblioteca dentro i locali del municipio. Ma, semplicemente, la Sesamo, che è la più grande delle tre attuali biblioteche comunali, si é installata nella nuova sede da dieci anni.
Si tratta di più di 1.400 metri quadri su tre elevazioni.
La Sesamo è una biblioteca moderna che, a fianco ai classici servizi di lettura e prestito, offre una sala per la lettura dei giornali quotidiani e delle riviste, nonchè delle postazioni informatiche. I suoi fiori all’occhiello sono rappresentati, tuttavia, dalla sala lettura per i ragazzi, dal piccolo anfiteatro dove si svolgono conferenze, spettacoli, laboratori, incontri del club di lettura (un martedi sera al mese) e, infine, dalla ludoteca.
Sabato oltre una cinquantina di bambini, assieme ai loro genitori, hanno seguito le numerose letture creative di piccoli racconti offerte loro. Contemporaneamente, curiosi animatori si aggiravano nei locali.
Nel breve discorso d’occasione che ha proceduto un piccolo rinfresco offerto agli utenti, è stato sottolineato il ruolo della biblioteca. Questo non è solo quello di proseguire ed integrare l’istruzione offerta dalla scuola bensì di formare il cittadino.
In tal senso é stata sottolineata, proprio dall’ex assessore alla cultura Georges Verzin (MR), l’importanza della presenza della ludoteca. Il servizio permette di collegare il gioco all’ambiente della biblioteca e ne incentiva la frequenza.
Questo non é una cosa da poco in una cittadina, quale è Schaerbeek, uno dei 19 comuni che compongono la regione di Bruxelles. Dei suoi 127.525 abitanti, infatti, il 36% sono stranieri. In particolare, le più grandi comunità straniere sono cosi suddivise: 5.217 bulgari, 5.032 marocchini, 4.543 rumeni, 3.482 turchi, 3.405 polacchi, 2.825 italiani.
Una insalata di lingue, di culture, che trovano, anche nella biblioteca Sesamo, un luogo d’incontro, di scambio, di socializzazione.
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