Sicilia : Prefettura ed esercito perseguiranno gli studenti No-Mask
« Punirne dieci per educarne cento. E’ il principio “pedagogico” che il Governo e le forze dell’ordine intendono sperimentare nelle scuole siciliane in tempi di pandemia da Covid-19 ».
Questa grave accusa viene espressa da Antonio Mazzeo, noto docente ed attivista messinese in un dettagliato articolo postato sul proprio omonimo blog e sui social.
Palermo : Controlli e multe della polizia agli studenti senza mascherina
Il professor Mazzeo spiega che « con una nota inviata il 6 ottobre scorso al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, oggetto “Misure di contenimento anticoronavirus”, la Prefettura di Palermo ha annunciato l’avvio di una campagna di controlli anti-assembramenti di fronte i plessi degli istituti scolastici con tanto di multe e sanzioni penali per gli studenti “rei” di non rispettare le innumerevoli e talvolta discordanti ordinanze anti-Covid ».
« Allo stesso modo – prosegue il post riportando le parole del Prefetto del capoluogo siciliano, Giuseppe Forlani –, le Forze dell’ordine cureranno, nel corso dello svolgimento dei controlli a loro devoluti, la verifica del rispetto da parte degli studenti del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ».
La nota del prefetto invita i dirigenti scolastici, e quindi i docenti ad avvisare esplicitamente gli studenti « sulla doverosità di attenersi scrupolosamente alle disposizioni normative introdotte nonché sulle conseguenze sanzionatorie a cui andranno incontro coloro che non vi si atterranno ».
Antonio Mazzeo, quindi, rileva come « non si registrano ad oggi interventi critici da parte di insegnanti e sindacati di categoria, del tutto bypassati e delegittimati nelle loro funzioni formative ed educative da parte di poliziotti, carabinieri, Guardia di finanza e presumibilmente dagli stessi militari dell’Esercito impegnati nell’Operazione Strade Sicure. Un’ulteriore e inaccettabile spinta autoritaria-sicuritaria che si somma all’occupazione del sistema scolastico da parte delle forze armate nazionali e finanche di quelle USA e NATO, registratasi nell’Isola negli anni scorsi ».
Caltanissetta : I bersaglieri di Trapani a sorvegliare i cittadini
In proposito, il sito web del Ministero degli Interni segnala, già lo scorso 6 ottobre, che in provincia di Caltanissetta « nei controlli interviene l’Esercito al fianco delle Forze di polizia, per vigilare sul rispetto del distanziamento interpersonale e sull’uso delle mascherine ». Nella nota si precisa che ad essere impiegato è il « 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani […] in particolare a Gela e Niscemi. Entreranno “in azione” dalle 18, tutti i giorni della settimana specialmente nelle zone della movida, ovvero dei locali più frequentati, spesso da giovani, per vigilare sul rispetto delle norme di prevenzione anti-contagio ed evitare eventuali assembramenti. »
E’ Antonio Rampolla del Comitato No MUOS di Palermo a stigmatizzare l’intervento del Prefetto Giuseppe Forlani e dei militari nell’isola: « i militari che si sostituiscono al personale sanitario e scolastico ci fa capire qual è il segno dei tempi ».
Messina : il sindaco Cateno De Luca vuole 700 telecamere per sorvegliare i suoi cittadini
« Non vanno comunque meglio le cose in tempi di emergenza da coronavirus nella città di Messina », aggiunge ancora l’attivista – blogger Antonio Mazzeo.
« Nei giorni scorsi – spiega – il sindaco Cateno De Luca ha annunciato […] l’installazione di 70 nuove telecamere nelle zone cittadine. […] L’accordo – aggiunge il sindaco-sceriffo – “è complementare al progetto Mesmart che prevede l’acquisto di oltre 700 impianti di video sorveglianza da dislocare in tutto il territorio urbano ».
« Con la scusa del Covid-19, il modello Orwell è bello e assicurato », conclude preoccupato il professor Mazzeo.
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Credits : Photo by Stephanie LeBlanc on Unsplash
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