Trump smantella USAID: i dettagli dell’operazione

Poche settimane dopo l’insediamento di Donald Trump, la sua amministrazione ha già messo in atto una delle mosse più drastiche del suo programma: lo smantellamento immediato di USAID (United States Agency for International Development). L’agenzia, che per oltre 60 anni ha operato nel mondo con il pretesto dello sviluppo e dell’aiuto umanitario, è stata bloccata dall’oggi al domani.
L’impatto dell’azione esecutiva è stato immediato e senza precedenti. Visitando oggi il sito ufficiale di USAID, non si trova più nulla se non un messaggio inequivocabile: la chiusura è in atto, il personale è stato messo in congedo o licenziato, le operazioni cessano.
USAID: Un’operazione “militarizzata” di smantellamento
Le disposizioni ufficiali [1], pubblicate sul sito prima della sua chiusura, non lasciano spazio a dubbi:
- A partire dalle 23:59 EST del 23 febbraio 2025, tutto il personale, a eccezione di pochi addetti a funzioni “mission-critical”, sarà sospeso o licenziato.
- Circa 1.600 dipendenti negli Stati Uniti riceveranno le notifiche di licenziamento nello stesso giorno.
- Chi lascia l’agenzia dovrà restituire ogni documento e dispositivo di lavoro, compresi token classificati, carte d’identità governative e passaporti diplomatici.
- Solo il 27 e 28 febbraio 2025, il personale potrà rientrare negli uffici per recuperare i propri effetti personali, con una procedura rigidamente regolamentata.
- Ogni dipendente avrà solo 15 minuti per raccogliere gli oggetti personali, sotto sorveglianza e con passaggi obbligati attraverso screening con magnetometro e della macchina a raggi X all’ingresso.
Ma è l’elenco degli oggetti proibiti a rendere ancora più surreale la comunicazione ufficiale: i dipendenti in uscita non potranno introdurre spray al pepe, gas lacrimogeni, coltelli, asce, piccozze, dinamite, armi da fuoco o persino trapani portatili. Un messaggio quasi intimidatorio, che sembra suggerire la tensione con cui la chiusura è stata gestita.

Il significato politico della decisione di Trump e Musk
L’azione rapida e drastica con cui Trump ha colpito USAID è simbolica e strategica allo stesso tempo. Smantellare in poche settimane un’agenzia di tale portata non è solo una misura di taglio alla spesa pubblica, ma un segnale forte: il Presidente considera USAID non un’istituzione di aiuto, ma un apparato di ingerenza politica.
Uno degli aspetti più controversi riguarda il ruolo di USAID nel finanziamento dei media. Per anni l’agenzia ha supportato economicamente centinaia di testate giornalistiche e migliaia di giornalisti in tutto il mondo, ponendo interrogativi sulla reale indipendenza dell’informazione.
Su questo tema, e sul ruolo che USAID ha avuto nel plasmare il panorama dell’informazione globale, vi invitiamo ad approfondire nel link “USAID e i Media: L’Informazione dipende dai fondi stranieri”.
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Fonti e Note:
[1] Sito web USAID.
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