Tweet del giorno : Più Europa, gli italiani non vogliono lavorare
3 maggio 2020 – Seguire i tweet dei nostri politici nazionali rende un’idea delle posizioni politiche molto più ampia rispetto a quella offerta da giornali e tivù di regime. La, infatti, c’è posto solo per chi ha il potere. I soliti noti. Altre posizioni vengono oscurate.
Un metodo fascista di manipolare poi il voto. Ma loro, i giornalisti di professione, poverini, non lo fanno apposta. Non lo capiscono. Stop.
Giornata della Libertà di Stampa
In tanti, siano politici o giornalisti, hanno diffuso i loro messaggi per ricordala. Si tratta di messaggi d’occasione, ne riporto alcuni e commento in “Una giuria popolare per le balle dei media”.
Per la serie non siamo tutti uguali, tuttavia, cito qui il migliore ed il peggiore.
Certamente fuori dal coro è la Vicepresidente della Camera Mara Carfagna (Forza Italia) che twitta : « E’ nostro dovere difendere ovunque l’informazione dalla censura illiberale e dal condizionamento politico ». Non dice come, ma almeno centra parte del problema. Al contrario pesantemente equivoco è il sottosegretario all’editoria Andrea Martella (PD) che si limita a ricordare : « la stampa libera e autorevole arma decisiva per sperare di vincere la sfida del virus ».
Lavoro & Immigrazione
Piercamillo Falasca (vice-segretario di Più Europa) twitta provocando Salvini e i tanti italiani sciocchi (che non capiranno quindi) : « come mai, ora che mancano tanti lavoratori stagionali per le nostre aziende agricole, non si fanno avanti quelli a cui gli stranieri avrebbero rubato il lavoro ? Forse era tutta una scemenza la tesi del furto di lavoro ? ».
Interessante. Penso che Falasca per questo meriti il titolo di miglior tweet del giorno.
Lo stesso Falasca, tuttavia, da buon liberista, si lancia poi in una richiesta politica molto ardita che si traduce in pratica nella promozione del lavoro precario : « la reintroduzione dei voucher sarebbe una cosa giusta. Ora più che mai permetterebbero di creare lavoro (es. ristorazione per asporto, agricoltura, lavori domestici) ».
Allucinante.
Il caso Nino Di Matteo vs. Fofò Bonafede
Le dichiarazioni del magistrato antimafia (mi domando gli altri sono pro mafia?) accendono il dibattito tivù e social. Di Matteo accusa Bonafede di aver proposto a lui la direzione del DAP, le carceri italiane, e dopo 48 ore di essersene pentito.
Ovviamente da Destra e Sinistra si chiedono strumentalmente le dimissioni del ministro Fofò Bonadefe (M5S).
In particolare, Giuseppe Sottile (Vox Italia) rilancia un post sarcastico di “Le frasi di Osho” che mette assieme la vicenda delle visite congiunti della #fase2 col caso Bonafede: « si potranno incontrare solo le persone che fanno parte della famigghia ». Ogni riferimento alla Sicilia è voluto. Marco Rizzo (Partito Comunista) twitta : « non permettiamo un minuto di più tale vergogna ».
Covid-19 e Femminismo
Nicola Zingaretti (PD) accoglie con favore l’integrazione delle 15 task force governative anti-Covid. Ai 450 uomini si aggiungeranno un numero imprecisato di donne, dopo che queste si erano lamentate, con una mobilitazione social, della propria sotto rappresentanza : « più donne nella task force sulla rinascita economica e in tutti i posti dove si decide ».
Covid-19 ed ISTAT
L’ISTAT pubblica dei dati ufficiali sulla mortalità in Italia, confrontando i primi quattro mesi del 2020 a quelli del 2019. Se, come ci si immaginava, si evidenzia un incremento in talune aree del Nord, si scopre (sorpresa!) un calo, anche significativo, al Centro-Sud.
Sul tema arriva il commento dell’avvocato Marco Mori (Vox Italia) : « in sostanza l’ISTAT ha certificato che abbiamo zone d’Italia in quarantena, malgrado la mortalità media sia scesa durante la pandemia : in quelle zone dovrebbe essere riaperto tutto immediatamente ».
Naturalmente c’è chi legge i dati al contrario. Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) li interpreta così : « questo vuol dire che i morti reali di coronavirus in Italia saranno ben oltre 40.000 » [non i circa 26.000 dichiarati dalla Protezione Civile].
La scienza matematica è bella perché è solo un’opinione.
Salute & Alimentazione
In nome del Made in Italy – i cui prodotti alimentari a quanto sembra sono dannosi alla salute – la Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) annuncia allarmata : « un cartello di aziende, guidato da multinazionali francesi, ha chiesto alla Commissione UE di rendere obbligatorio il NutriScore in tutti i supermercati ». Un’informazione che, evidentemente, deve essere sottaciuta : che importa della salute degli italiani tutti ? Prima i portafogli degli industriali italiani.
Il tweet della Meloni – paladina degli imprenditori anche a danno del popolo – merita il titolo di più trash della giornata.
Per chi volesse approfondire il tema, ricordo che ne ho scritto nell’intervista al dietista marsalese Carlo Pipitone.
Flash dall’Estero
Emma Bonino (Più Europa) pensa a ben altro che le piccole faccende nazionali e twitta : « le mutilazioni genitali femminili in Sudan diventano reato ».
Agli italiani non fregherà una beata m*****a, ma la Bonino non è mai stata una provincialotta.
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Credits : Photo by Kon Karampelas on Unsplash
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