Tweet del giorno: PiùEuropa, civilizzare le carceri!
2 maggio 2020 – Oggi i nostri politici, sul social Twitter, ritornano al tema d’attualità dell’influenza da virus Covid-19 e, soprattutto, al dopo emergenza.
Covid-19 e Vaccino
Nicola Zingaretti (PD) cerca di confortare la popolazione con un annuncio: « Una notizia che dà speranza : da giugno lo Spallanzani inizia la sperimentazione sull’uomo del vaccino contro il Covid. Dalla regione Lazio investiti 5 milioni di euro per questa ricerca ».
Sicuramente, se mai arrivasse questo vaccino, Zingaretti poi spingerebbe per una vaccinazione obbligatoria degli italiani, come ha fatto per la semplice influenza nel Lazio da lui amministrato, non serva riceverne critiche.
Covid-19 e Scuola
L’ex ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini (Forza Italia) rileva un problema nella Didattica a Distanza voluta dal ministro Azzolina per far fronte alla chiusura delle scuole voluta dal governo per contenere l’epidemia influenzale Covid-19. « Chi glielo dice che in Italia sono ancora 1 milione e 600 mila i ragazzi che non accedono alla Didattica a Distanza perché non hanno una connessione internet o un computer ? ». Le proposte solutive al problema, però, non arrivano.
Covid-19 e Tasse
Il leader leghista Matteo Salvini è sempre scatenato sui social : ne pensa 100 al giorno pur di trovare un motivo di fare un post. In verità, poi, i suoi temi sono sempre triti e ritriti : « Abbiamo una proposta per la ricostruzione: azzeramento di tutto quello che è pregresso in Italia come cartelle esattoriali, Equitalia, contenziosi edilizi e tributari ».
Carceri: pugno duro o diritti umani?
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, il tema del sovraffollamento delle carceri è ritornato all’attenzione politica.
« Secondo i dati del Ministero della Giustizia, al 29 febbraio (dato più aggiornato) in Italia i detenuti erano 61.230, a fronte di una capienza regolamentare delle carceri pari a 50.931 posti. In altre parole, dove dovrebbero stare 100 persone lo Stato italiano ne ha confinate 120 », spiegava già l’11 marzo l’Agenzia di stampa AGI. Che poi precisava : « Questa situazione non è poi omogenea e ci sono penitenziari più sovraffollati di altri. Ad esempio a Regina Coeli a Roma sono detenute 1.061 persone in 616 posti (più di 170 persone ogni 100 posti), a Brescia nel carcere Fischione i detenuti sono 366 e i posti 189 (194 persone ogni 100 posti), a Bologna nel carcere D’Amato sono confinati in 500 posti 891 detenuti (quasi 180 persone ogni 100 posti), a Busto Arsizio 434 detenuti per 240 posti (180 ogni 100 posti) e gli esempi potrebbero proseguire ».
Per Matteo Salvini (Lega) serve, tuttavia, solo un pugno più fermo contro i detenuti : « Le dimissioni del direttore del DAP Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto è successo in poche settimane tra carceri in rivolta, morti, evasioni e perfino mafiosi e assassini usciti a decine di galera. Il ministro Bonafede è il primo responsabile : dimissioni! ».
Naturalmente di tutt’altro avviso Più Europa, da sempre sensibile ai temi dei diritti dei detenuti. « Perché carceri siano civilizzate e sia arginato rischio diffusione pandemia dietro le sbarre non serve altro capo del DAP, ma un’altra cultura della pena ». Tuttavia, su un aspetto concordato con Salvini : « Insomma, servirebbero le dimissioni di Bonafede ».
Le nostre carceri non sono quelle dell’El Salvador, andate sugli onori di cronaca in questi giorni, ma sono tutt’altro che rispettose dei Diritti Umani.
A mio parere, è questo il Tweet del giorno.
Per Pietro Grasso (Liberi & Uguali), invece, il problema carceri è solo una questione di affidarne la guida alla persona giusta. E Grasso condivide la soluzione individuata dal ministro per la nuova guida del DAP: « Conosco da anni Dino Petralia, la sua serietà e competenza. Lui e il vice Tartaglia sapranno affrontare con rigore e nel rispetto dei diritti il delicato tema delle carceri ».
Immigrazione : i numeri degli sbarchi
Matteo Salvini (Lega), da buon xenofobo, non manca di tornare – non c’era da temere – sul suo classico tema : gli sbarchi. « 3.465 sbarchi dall’inizio dell’anno al 30 aprile : nello stesso periodo dell’anno scorso, quando governava la Lega, erano stati solo 779 (+345%) ».
Dati esatti, perchè riprendono quelli appena diffusi dal Ministero degli Interni, ma che non evidenziano che, in ogni caso il trend è in discesa : nello stesso periodo 2018 (governo Gentiloni), gli sbarchi erano stati 9.467.
Salvini, naturalmente, evita di ricordare che nel 2019 la Lega governava assieme ai Cinque Stelle e che se gli sbarchi continuano non è altro dovuto al fallimento dei suoi tanto cari “Decreti Sicurezza” che evidentemente non erano lo strumento idoneo a regolare i flussi dell’immigrazione.
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Credits : Photo by Hello I’m Nik 🎞 on Unsplash
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