UAAR: Mancano “sale di commiato” pubbliche
L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR), per sensibilizzare su un tema che nel nostro Paese tocca sempre più persone, ha lanciato la prima mappa delle “sale del commiato” in Italia.
« Nonostante sia una previsione normativa – precisa l’UAAR – ben pochi Comuni garantiscono il diritto di “rendere al defunto le estreme onoranze” in forma laica » [1].
« Con la mappa delle sale del commiato in Italia l’UAAR vuole mostrare quanto poco facciano i Comuni per stare vicino ai cittadini colpiti da un lutto », dichiara Roberto Grendene, segretario dell’UAAR.
« In Italia le persone cattoliche non hanno alcun problema di spazi per i loro riti funebri, di chiese ve ne sono in abbondanza e l’edilizia di culto gode pure di ingenti finanziamenti pubblici. La stessa cosa non si può affermare per le persone atee e agnostiche [ o di altri culti religiosi, musulmani, etc. NdR ]», denuncia il segretario dell’UAAR.
« I Comuni che garantiscono questo diritto attraverso la disposizione di una sala pubblica sono infatti pochissimi », aggiunge Roberto Grendene.
« Ci troviamo in una situazione in cui, come più volte accade, è il privato che va incontro alle esigenze di mercato laddove il pubblico nega un diritto. Oppure lo ignora », prosegue.
Eppure si calcola che gli atei e agnostici superano i 10 milioni!
Il segretario dell’UAAR così conclude: « Atei e agnostici hanno il diritto di essere liberi dalla religione anche nel momento celebrativo della loro vita una volta morti, perché le persone che ne piangono la scomparsa possano ricordare senza ipocrisie chi sono stati davvero ».
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Fonti e Note:
[1] UAAR, 1 aprile 2023, “Al via il censimento delle sale del commiato in Italia. L’Uaar pubblica la prima mappa dei luoghi in cui svolgere funerali civili”.
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