VaccinoDay: timori in Svezia, ricordando la Suina
Anche in Svezia oggi, domenica 27 dicembre, come in tutta Europa, è il VaccinoDay ovvero inizia la campagna di vaccinazione anti-Covid.
La stampa scandinava, tuttavia, si distingue per libertà rispetto a quella prona al governo italiana – come sappiamo dalle classifiche annuali di “Reporters Sans Frontier” -; più libertà, uguale più informazioni.
La televisione svedese (SVT), ad esempio, ci anticipa che « quando vieni vaccinato, viene inserito nel registro nazionale delle vaccinazioni, ottieni anche una carta di vaccinazione ». Una sorta di “tessera del partito” che ci aprirà le porte giuste? Lo vedremo a breve.
Vaccinoday anti-Covid: solo da 18 anni in Svezia, paura per i bambini
Soprattutto scopriamo che « in Svezia, il limite per il vaccino coronarico è stato finora stabilito a 18 anni » [1] e non a partire da 16 anni, come in Italia. Il motivo, ci spiega sempre SVT, è che « il vaccino Pfizer / Biontech, non è stato ancora testato sui bambini ».
Anche li, comunque, l’obiettivo del governo è « di poter offrire vaccini a tutta la popolazione adulta in Svezia durante la prima metà del 2021 ».
La stampa avverte, tuttavia, che il vaccino Pfizer / Biontech « non è ancora stato testato su larga scala » [2].
Ma, soprattutto, SVT, prima del VaccinoDay, ha pubblicato un articolo con un titolo chiaro: « Non è possibile escludere completamente gli effetti collaterali dei vaccini » [3]. Il titolo raccoglie ed amplifica la dichiarazione di Johan Carlson, direttore generale dell’Agenzia svedese per la sanità pubblica (FHM).
Carlson, piuttosto che minacciare i propri concittadini di conseguenze per un’eventuale loro mancata adesione al vaccino, esprime loro solidarietà : « capisco perfettamente che c’è ancora il 26 per cento che si sente a disagio » [4], in merito alla vaccinazione. « Comprendo appieno il timore – spiega l’alto funzionario – di gravi effetti collaterali, come con il vaccino contro l’influenza suina un decennio fa ».
In Svezia, dopo vaccinazione anti “suina”, 500 giovani si ammalarono di narcolessia
A cosa si riferisce Carlson? In Svezia, ancora, « molte persone ricordano lo scandalo che circonda il vaccino contro l’influenza suina e i suoi gravi effetti collaterali ».
« Si riferiscono anche al vaccino Pandemrix contro l’influenza suina nel 2009, che ha portato alcune persone a contrarre la narcolessia, tra le altre cose ».
Per avere più dettagli dei catastrofici effetti del vaccino anti-influenza suina ( virus A/H1N1 ) del 2009/2010, occorre andare indietro nel tempo.
All’epoca, « su richiesta delle autorità, poco più di cinque milioni di svedesi sono stati vaccinati contro l’influenza suina. Il prezzo fu alto. Quasi 500 bambini e giovani hanno sofferto di narcolessia in uno dei peggiori scandali medici della storia svedese », scrisse il giornale Sydsvenskan.
Suina: Berlusconi comprò 24 milioni di dosi, ma si vaccinarono in pochi
Anche all’epoca fu l’OMS a sostenere la necessità della vaccinazione di massa per quella pandemia nata in Messico, sviluppatasi negli Stati Uniti e poi nel resto nel mondo, Italia inclusa.
La storia ci ricorda delle « 24 milioni di dosi di vaccino, al costo di 184 milioni di euro » comprate dal governo Berlusconi dalla Novartis, con un contratto anche lì capestro. « Quelle utilizzate furono quasi 900 mila » [ 700mila per Il Fatto Quotidiano ] [7]. Il resto finì in piccola parte nei paesi in via di sviluppo ed il resto, una volta scaduto, nei cassonetti dei rifiuti speciali.
« Abbiamo speso 200 milioni in comunicazione pubblicitaria (web, Tv, Radio e cartacea) del tutto inutile », precisò all’epoca il giornale Il Fatto Quotidiano.
La storia andrebbe sempre studiata e ricordata, per non far sì che inutilmente si ripeta. Sembra, però, che siamo tutti di memoria corta e non certo per colpa di un virus.
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Fonti e Note:
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[1] Sveriges Television AB, 24 dicembre 2020, “Så går covid-19-vaccineringen till”
[2] Sveriges Television AB, 24 dicembre 2020, “Första vaccindoserna har anlänt till Sverige”
[3] Sveriges Television AB, 22 novembre 2020, “Carlsson: Kan inte helt utesluta biverkningar av vaccin”
[4] Samnytt.se, 22 novembre 2020, “Var fjärde säger nej till vaccin mot corona”
Secondo un sondaggio condotto da Novus, uno svedese su quattro dice no all’assunzione di un vaccino corona; di questi ed altri sondaggi della Novus ne parlo più in dettaglio qui su FronteAmpio, il 7 dicembre 2020 in “Da esperienza Svezia lezione per gestione Covid-19”.
Il sondaggio, tra i propri lettori, di Samnytt.se, invece ha ottenuto un risultato ben diverso: il 62,43% dice NO al vaccino, il 19,51% risponde SI, ma aspetterò fino a quando gli effetti collaterali non saranno studiati meglio, solo il 12,11% so sente sicuro e risponde di SI, subito ( il 5,95%, infine, è indeciso ).
[5] Sydsvenskan, 24 marzo 2019, “Hundratals unga fick narkolepsi av vaccin”
[6] Repubblica, 15 gennaio 2010, “Vaccino per il virus H1N1, Novartis-Governo Ecco il contratto segreto”
Il ministro della salute, all’epoca, era il medico Ferruccio Fazio e il direttore generale del ministero, che firmò materialmente il contratto, Fabrizio Oleari.
[7] Il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2010, “Vaccini: quello che nessuno vuole o può dire” di Aldo Ferrara Massari, Docente di medicina università di Siena.
I vaccini sono purtroppo a volte causa di effetti collaterali più grai delle malattie originali e spesso danno una immunità breve inferiore alla malattia naturale