La CIA dietro la morte di Alexei Navalny?
Non so se sia la CIA a fornire le “veline” da pubblicare alle agenzie di stampa cui attingono i giornali, ma è però certo che tutti i giornali all’unisono si scoprono giornali d’inchiesta in chiave anti-Putin.
Ma partiamo dall’inizio.
Sono già 48 i morti, suicidi o “altre cause”, nelle carceri italiane al 23 febbraio. Quasi uno al giorno. Furono 157 nel 2023 e addirittura 171 nel 2022 [1]. Suicidi indotti dal vivere in un ambiente inumano o dalla paura di uscire e tornare in un ambiente dove starebbero senza certezze se non quella di essere emarginati. “Altre cause” poco chiare.
Parlano di questi poveretti i giornali portavoce del regime italiano?
No, della morte di un detenuto nelle carceri russe!
Morte Alexei Navalny: è possibile che titoli di Open siano suggeriti dalla CIA?
Dal 16 febbraio, data della comunicazione della morte del detenuto russo Alexei Navalny [2], solo il giornale online Open, ha pubblicato 37 articoli! Più di tre al giorno!
E quindi, « l’ipotesi avanzata da più parti dell’avvelenamento » appare il 18 febbraio alle 8:06 su Open [3] senza alcuna specifica su chi “avanza” questa “ipotesi” e sulla base di quale “straccio” d’indizio (non parliamo assolutamente di prove).
Ma alle 14:51 ancora Open [4] segnala, in un titolone, che « sul corpo ci sono lividi ». La gente si ferma lì, al titolo di solito. Nell’articolo i lividi sono infatti spiegati con convulsioni connesse ad un attacco cardiaco, proprio come da versione ufficiale russa. Ma allora c’è la spiegazione anti-putiniana che scatta: « Asfissia e arresto cardiaco sono tra gli effetti del Novichok, agente nervino con cui Navalny era stato avvelenato nel 2020 » ( ma stranamente sopravvisse! ).
Sulla teoria del veleno si ritorna subito dopo. « Una morte per crisi cardiaca improvvisa? Una cosa che ci si aspetta da un 80enne » riflette la redazione di Open il 21 febbraio [5] sotto un titolo allusivo: “avvelenato con il Novichok?”. Il giornale esprime quella che per lui è una seria preoccupazione: « si rischia che le indagini tossicologiche siano negative: un avvelenamento senza veleno »! Che non ci sia alcun avvelenamento è un’ipotesi che non sfiora la propria granitica certezza di Open.
Ma erano le 5:20 del mattino. Poi nella redazione di Open si “svegliano”, prendono il caffè e cambiano versione. Alle 11:46, secondo Open [6]: « Alexei Navalny sarebbe stato ucciso dai suoi carcerieri con un pungo dritto al cuore, una famigerata tecnica di marchio Kgb ».
Il 26 febbraio Open [7] invece scopre (?) che Alexei Navalny « doveva essere rilasciato nell’ambito di uno scambio di prigionieri con gli Usa e la Germania » ma « poi Putin avrebbe però deciso di uccidere Navalny per poi ottenere la liberazione di Krasikov con un altro detenuto politico ». Mah! Non si vede la logica, il nesso causa – effetto. Sparisce qui, tuttavia, il “come” Putin avrebbe ucciso Navalny.
Vien da credere che la morte di Navalny sia un affare per la CIA, gli Stati Uniti e l’operazione di propaganda anti-Russia. E quando si deve cercare un colpevole occorre sempre prima domandarsi “Cui prodest?”, a chi conveniva? Il colpevole è giusto trovato!
Morte Leonardo B. nel carcere di Trapani: c’entra il Novichok?
Mentre Open, e il resto della stampa portavoce del regime italiano, imperterrita, continua ad “indagare” sulla morte del russo Alexei Navalny, nessuno sa dirci come e perché, nel carcere di Trapani, tanto per citare un esempio, sia morto di “attacco cardiaco” un detenuto ad agosto scorso.
Che c’entri anche lì il Novichok?
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Fonti e Note:
[1] Ristretti, “Morire di carcere”.
[2] Open, 16 febbraio 2024, “Alexei Navalny è morto in carcere. Le autorità russe: «Si è sentito male dopo una passeggiata». Putin «informato» dei fatti”.
[3] Open, 18 febbraio 2024, “Le ultime ore di Navalny prima di morire: la «passeggiata» a -40 gradi, le telecamere rotte e il corpo nascosto”.
[4] Open, 18 febbraio 2024, “Morte Navalny, la rivelazione di Novaya Gazeta: «Sul corpo ci sono lividi». Le ipotesi dei paramedici”.
[5] Open, 21 febbraio 2024,“Alexei Navalny avvelenato con il Novichok? «L’autopsia in ritardo, ogni traccia sparirà»”.
[6] Open, 21 febbraio 2024, “«Tenuto al gelo per due ore e mezza, poi ucciso con un pugno al cuore». Ecco come sarebbe morto Alexei Navalny”.
[7] Open, 26 febbraio 2024, “«Navalny doveva esser scambiato con l’ufficiale russo Krasikov». La fondazione del dissidente punta il dito su USA e Germania”.
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