YouTube compie 20 anni: storia, crescita e criticità

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Il 14 febbraio 2005 nasceva YouTube, una piattaforma destinata a rivoluzionare il modo in cui le persone fruiscono dei contenuti video online. Creata da tre ex dipendenti di PayPal – Steve Chen, Chad Hurley e Jawed Karim – YouTube si impose rapidamente come il punto di riferimento per la condivisione di video, grazie alla sua semplicità d’uso e alla possibilità di caricare contenuti senza particolari conoscenze tecniche.

L’acquisizione da parte di Google e l’espansione

Nel novembre 2006, Google acquistò YouTube per 1,65 miliardi di dollari in azioni, intuendo il suo enorme potenziale. Da allora, la piattaforma ha subito un’evoluzione costante: l’introduzione della monetizzazione per i creator attraverso il Programma Partner, la creazione di YouTube Music, YouTube Premium e YouTube Shorts per competere con TikTok. Nel 2023, YouTube contava oltre 2,5 miliardi di utenti attivi mensili e registrava più di 1 miliardo di ore di video visualizzate ogni giorno.

I numeri di YouTube oggi

Secondo i dati più recenti, YouTube ospita milioni di creator, da singoli individui a grandi aziende e media company. Ogni minuto vengono caricati oltre 500 ore di video, mentre le visualizzazioni totali annue superano le trilioni. Al marzo 2022, YouTube contava circa 113,9 milioni di canali a livello globale. Per quanto riguarda l’Italia, non esistono dati ufficiali sul numero totale di canali YouTube italiani. Tuttavia, piattaforme come SocialBlade offrono classifiche dei canali più popolari in Italia, fornendo una panoramica dei creator più influenti nel paese.

Canali popolari in Italia

Tra i canali più interessanti per contenuti e popolari in Italia, segnalo:

  • GEOPOP, divulgazione scientifica e non solo (2,33 milioni di iscritti);
  • NOVA LECTIO, per gli appassionati di storia e geopolitica (1,31 milioni);
  • ANGELO GRECO, avvocato che divulga i temi legali (0,9 milioni);
  • MARCO MONTEMAGRO, imprenditore del settore tecnologico (0,89 milioni);
  • VASSALLI DI BARBERO, il canale non ufficiale che raccoglie le conferenze di storia del professore (0,74 milioni);
  • GIO PIZZI, canale di attualità, politica e storia (0,61 milioni);
  • ALESSANDRO DI BATTISTA, personaggio politico (0,33 milioni);
  • MATTEO GRACIAS, giornalista (0,17 milioni);
  • DENTRO LA STORIA, un canale sulla storia moderna (0,11 milioni).

Eccetto Fratelli d’Italia (0,36 milioni d’iscritti) e il Movimento Cinque Stelle (0,26 milioni di iscritti), i partiti politici, invece, trascurano il media, se consideriamo che la Lega Salvini giunge a 38.000 iscritti, il Partito Democratico a 27.000, +Europa conta su 8.000 iscritti, Forza Italia non arriva a 7.000, Potere al Popolo è sui 5.000, Rifondazione Comunista appena sotto i 4.000, il Fronte della Gioventù Comunista è a 3.000 e, infine, il Partito Comunista Rivoluzionario tocca i 2.500.

Problematiche e criticità: monopolio, censura e disinformazione

Nonostante il successo, YouTube è spesso oggetto di critiche. La sua posizione dominante nel mercato del video online ha portato alla quasi totale assenza di concorrenza significativa, con alternative che faticano ad emergere. Tra i concorrenti più noti troviamo:

  • Vimeo: destinato a professionisti e aziende, con un modello basato su abbonamenti premium (260 milioni di utenti registrati).
  • Dailymotion: popolare in Europa, ma con un traffico molto inferiore rispetto a YouTube (300 milioni di utenti attivi mensili).
  • Odysee: piattaforma decentralizzata basata su blockchain (5,3 milioni di utenti attivi mensili).
  • PeerTube: progetto open source che permette la creazione di server indipendenti (difficile da quantificare, ma conta oltre 200.000 video hostati).
  • Rumble: alternativa popolare tra i contenuti meno graditi ai giganti del web (oltre 78 milioni di utenti mensili).

Uno dei temi più controversi è la gestione della moderazione:

  • Da un lato, YouTube è accusato di favorire la diffusione della disinformazione, in particolare durante eventi globali come la pandemia di COVID-19 o le elezioni politiche;
  • Dall’altro, è stato criticato per la censura di contenuti non allineati alle narrative dominanti, con la cancellazione di interi canali senza preavviso. Fu il caso, ad esempio, di Byoblu. Esempi noti includono la rimozione di video sulla pandemia di esperti contrari alle linee guida ufficiali e la demonetizzazione di giornalisti indipendenti.

Le regole di YouTube sono spesso opache, con un algoritmo che può penalizzare arbitrariamente i creator.

Il futuro di YouTube

A vent’anni dalla sua nascita, YouTube continua a dominare il panorama del video online, ma le critiche sulla sua gestione restano centrali nel dibattito sulla libertà di espressione e sul monopolio delle piattaforme digitali. L’assenza di un’alternativa forte e la dipendenza economica dei creator da YouTube rendono difficile una reale concorrenza, lasciando aperti interrogativi sul futuro del settore.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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